martedì 13 novembre 2007

Alla deriva

Questo Siena 2007-2008 sembra proprio una nave alla deriva, senza timoniere, con i passeggeri che hanno ben chiaro quale sarà il loro destino ma possono fare ben poco per cambiarlo.
La situazione si fa sempre più difficile e non solo sul piano del rendimento sportivo, sul quale è ormai già stato detto abbastanza, ma anche su quello dei rapporti tra società, squadra, tifosi.
Al termine della partita di domenica, come è ormai noto, i tifosi hanno duramente contestato, principalmente l'operato di mister Mandorlini e quello di Zanzi e Gerolin che hanno allestito la squadra.
La contestazione è scaturita, ci preme sottolinearlo, dai mancati risultati sul campo, dalla presa di coscienza che questo Siena non riesce a vincere, che gioca una partita discretamente bene e due in modo pessimo, e che sta incorrendo in una pericolosa involuzione tattica e psicologica.
Nessuna presa di posizione preconcetta, quindi, nessuna antipatia nei confronti dei contestati, solo l'esternazione di un disappunto nei confronti del lavoro che questi signori hanno svolto.
La contestazione si è mantenuta su toni più che accettabili, nessun atto di violenza, nessuna aggressione, solo un bel po' di berci e la richiesta unanime innanzitutto di un cambio di guida tecnica, e in un secondo momento di affidare il delicato mercato di gennaio a una persona diversa da colui che ha condotto quello estivo, rivelatosi fallimentare.
Il patron Lombardi-Stronati, anziché cercare il dialogo per capire le istanze dei tifosi delusi e arrabbiati, si è defilato uscendo dallo stadio con il pulmann della squadra salvo poi, lunedì mattina, rilasciare un'intervista all'emittente radiofonica Antenna Radio Esse, nella quale se la prende aspramente coi tifosi, rei secondo lui di aver creato un clima minaccioso, violento, poco sereno, in cui è praticamente impossibile che la squadra consegua risultati positivi.
Nella lunga intervista il patron dice cose ai limiti dell'incredibile, talvolta offensive, nei confronti di una tifoseria che ha fatto della correttezza e della civiltà uno dei propri motivi di vanto.
Neanche a farlo apposta, Lombardi-Stronati viene prontamente smentito dalle dichiarazioni della vedova Raciti che lunedì sera, ai microfoni di Sky, ha detto queste parole: «Mio marito diceva sempre che c’erano delle tifoserie ingestibili, l’unica vera tifoseria, per lui, era quella del Siena».
Peccato che proprio chi dovrebbe essere più a contatto con noi non se ne sia accorto; è una delle conseguenze di quel distacco “fisico”, più volte da noi lamentato, che la proprietà ha sempre tenuto nei confronti della tifoseria senese.
Comunque non c’è problema, saremmo disposti anche a farci dare degli incivili, se ciò servisse a risollevare il cammino della Robur, invece l'atteggiamento di Lombardi-Stronati aggrava ancora di più la situazione, rendendo la frattura tra tifosi e società difficilmente sanabile.
Come può pensare il sig. Lombardi-Stronati di fare calcio a Siena col pubblico contro? Come può pensare di migliorare il rendimento della squadra se, anziché analizzare con cura l'operato dello staff tecnico-dirigenziale per individuare eventuali errori da correggere, si preoccupa esclusivamente di pontificare sul comportamento dei tifosi?
Dunque se la squadra non vince è colpa nostra?
Nell'intervista ha espressamente dichiarato che se i tifosi devono venire allo stadio per creare questo clima è meglio che stiano a casa. Ebbene ci faremo un pensierino, tanto non è che di questi tempi vedere giocare il Siena sia così esaltante. Se con gli spalti vuoti il Siena iniziasse a vincere le partite saremmo ben contenti di rimanere a casa, purtroppo però siamo convinti che l'unica cosa che cambierebbe è che i responsabili di questa situazione se ne andrebbero dallo stadio in assoluto silenzio, anziché sotto una pioggia di vaffa...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi trovo d'accordo con le vostre riflessioni. Questo è un ragionamento sensato. Oggi in una intervista a Stronato il giornalista gli ha chiesto proprio quello che voi dite: "Come fa a restare a Siena con il tifo contro?". E lui come a risposto? Che c'è un tifo in positivo e uno in negativo a Siena. Per quanto non ha sentito le parole della vedova Raciti che elogia i tifosi del Siena. Peccato, qualcuno gli eli faccia sentì.
Luca B.

Anonimo ha detto...

Una dote di che non si può negare allo Stronati è la coerenza:
E' entrato nella società con un atteggiamento di arroganza e presunzione verso i tifosi, il tecnico, le stesse istituzioni ( tutti ricordiamo l'aver buttato fuori dallo spogiatoio Beretta, aver detto anche al Sindaco- che sta brillando per silenzio e disinteresse in questi momenti- che qui sia come società che come ambiente cittadino eravamo da terzo mondo,...si andasse a vedere la Valle del Giovenco).
Ha proseguito negando ogni forma di contatto con i tifosi; non ha partecipato alla cena della salvezza, forse per timore di "contaminarsi" con la vicinanza degli incivili senesi, non era neppure presente alla partita con l'Inter preferendo seguire la Valle del Giovenco, che per la verità si chiama Valle del Giovenco-Avezzano per rispetto all'Avezzano che aveva fatto fallire.
Ha fatto una campagna acquisti non preoccupandosi minimamente della squadra e dei quadri tecnici che gli incomptenenti dirigenti da lui scelti stavano facendo.
Ora apre bocca solo per offendere i tifosi tutti.
Tutto in piena coerenza con il personaggio che ci hanno imposto a Siena
Ala Destra

Anonimo ha detto...

Incredibile è la serie di cazzate fatte fin dal suo arrivo... rileggete nell'archivio news del sito dei fedelissimi tutte le dichiarazioni e le decisioni prese... incredibile...

Anonimo ha detto...

Anche ieri la società ha fatto una bella figura:
nei comunicati (e Fabrizi a C3) hanno parlato di "rescissione consensuale in quanto alla forma ma non alla sostanza" con Mandorlini, cioè Mandorlini era d'accordo ad andarsene anche se non ha rinunciato ai soldi.

Oggi Mandorlini ha detto che lui è stato esonerato e che non voleva andarsene, al contrario di quanto detto dalla società.

Visto che tra tutti i possibili difeti Mandorlini non mi pare un bugiardo, quindi fate voi.

Cmq noi tifosi dobbimao stare a casa se andiamo allo stadio per contestare la dirigenza (parole di Stronati)