lunedì 21 febbraio 2011

Succede un sabato al Rastrello

Succede che come sempre, c’è la partita del Siena ma questa volta, invece di essere a bollore non hai voglia di andare perché sai già che dovrai ricordare un nostro amico tifoso che non c’è più, e sai benissimo che questo farà male...

Succede che quando arrivi in curva leggi negli occhi degli altri lo stesso sentimento che stai provando te, e pensi ancora una volta che sarà dura assistere a quella partita....

Succede che le squadre entrano in campo in un silenzio assordante, in un clima surreale, e ti dici ancora una volta che quello che è successo in settimana è una grossa, irrimediabile ingiustizia...

Succede che il silenzio surreale prosegue anche dopo l’inizio della partita e termina dopo un solo, breve minuto, sembrato interminabile, con un coro per il nostro amico tifoso...

Succede che ti ritrovi a cantare per lui con la voce strozzata dai singhiozzi e con gli occhi pieni di lacrime, nascosti dagli occhiali da sole, e che guardandoti attorno vedi tanti occhiali da sole...

Succede che durante la partita Pietro attacca un coro a ripetere e quando la frase che viene ripetuta è il nome del nostro amico, il Siena segna....

Succede che per la prima volta la curva non esulta perché tutti stiamo pensando che quel goal lo ha segnato il Guaspa, e rimaniamo lì a chiederci se stiamo vivendo in una sorta di sogno o se si tratta davvero della realtà....

Succede che dopo poco il Siena raddoppia, il Novara perde e l’Atalanta pareggia, e pensi che non ci sia modo migliore per ricordare il nostro amico che una vittoria del Siena con un goal segnato da lui....

Succede poi che gli 11 in campo vestiti di bianconero smettono di giocare a pallone, vengono prima raggiunti, poi perdono la partita e rimani tra l’incazzato e il deluso non tanto per il risultato sportivo ma perché si è consumato uno sgarbo imperdonabile nei confronti del nostro amico...

Succede che, nei giorni successivi, riflettendo sull’accaduto insieme ad altri amici, capisci la differenza di valori tra noi che siamo sugli spalti e quelli che scendono in campo, e che sei contento di far parte della prima categoria....

Eh si, a volte al Rastrello succedono cose davvero strane, sia belle che brutte, ma che è importante raccontare, per evitare che vengano dimenticate...

Vomerone

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