lunedì 19 marzo 2007

Il Belpaese

Così è chiamata l'Italia, appellativo sicuramente meritato per le bellezze artistiche e naturali, assolutamente improprio se si pensa al modo in cui si gestiscono certe situazioni.
Ormai "fare le cose all'italiana" è diventato sinonimo di cosa fatta in modo superficiale, leggero e spesso contraddittorio.
Ne abbiamo avuto la prova ieri a Parma, dove ci siamo recati per assistere all'infausta partita della Robur contro la squadra locale.
Inutile dilungarsi sui rigidissimi provvedimenti adottati in seguito ai fatti di Catania, ricordiamoci però che uno dei punti fermi per l'apertura al pubblico delle partite era l'attivazione del sistema di riconoscimento del tifoso che inizia con una vendita del biglietto controllata non più dalle società ma da ditte esterne (ieri ticket one) per assicurare la nominalità del biglietto (vendita solo dietro presentazione di un documento di riconoscimento), che si concretizza poi con l'accesso allo stadio controllato dai famigerati tornelli elettronici, che identificano "in tempo reale" il tifoso.
Per poter accedere al settore ospiti abbiamo quindi acquistato i tagliandi con le modalità previste presso l'unico punto vendita "ticket one" di Siena ma, arrivati a Parma, il sistema di riconoscimento ha funzionato così:
1) Veniamo perquisiti dalle forze dell'ordine
2) Arriviamo in prossimità dei tornelli, uno steward mi strappa il biglietto come al cinema e mi fa passare oltre, senza chiedermi il documento di riconoscimento.
3) Faccio per introdurre il biglietto nel tornello e un altro steward mi dice di spingere direttamente poiché il tornello è sbloccato.
4) Chiedo invece di essere riconosciuto dal tornello, come dovrebbe avvenire negli stadi considerati a norma, ma lo steward mi risponde che il sistema di riconoscimento non funziona.
Avrei quindi potuto essere chiunque.

Il provvedimento anti-violenza ha sancito inoltre estrema rigidità per quanta riguarda gli oggetti da portare dentro lo stadio: vietati sicuramente fumogeni e petardi, non è ben chiaro invece il discorso per le bandiere e i due aste.
Ieri ho portato con me il mio solito due aste che anche domenica scorsa ho potuto introdurre allo stadio senza problemi. Arrivato in prossimità dello stadio vedo tornare indietro altri tifosi del Siena con bandiere di piccole dimensioni e due aste, mi consigliano di riportarlo in macchina perchè tanto non l'avrebbero fatto passare, come i loro.
Seguo il loro consiglio poi però, mentre mi perquisiscono, chiedo al poliziotto se avrei potuto portarlo: mi risponde che non avrei potuto introdurre nessun tipo di asta, solo la stoffa.
Entro nel settore, vedo che molti due aste sono attaccati alle ringhiere, ma altre bandiere con asta sono invece entrate. Nella curva del Parma invece c'è un folto sventolio di bandiere piccole e grandi (una di almeno 3X3 metri) ovviamente sostenute da aste di dimensioni generose.
Siamo alle solite, le regole non sono uguali per tutti e soprattutto dipendono dall'intransigenza di chi in quel momento è deputato a farle rispettare.
Non c'è che dire, il provvedimento anti-violenza altro non è se non l'ennesima farsa "all'italiana".
Complimentoni.

Vomerone

8 commenti:

GBN ha detto...

Ecco Vome...queste cose mi fanno incazzare quanto il risultato di ieri.
Il paese delle banane...

Anonimo ha detto...

E' PROPRIO VERO CHE LE LEGGI O NON CI SONO O NON SONO RISPETTATE O VALGONO SOLO PER CHI GLI PARE!! BASTA FARE NOTIZIA DI CRONACA, POI DOPO POCHI GIORNI CHI SE NE FREGA, E INTANTO CI ROMETTIAMO NOI TIFOSI NORMALI E APPASSIONATI!! E' GIUSTO CHE LA GENTE SIA SCHIFATA DA QUESTO CALCIO! GRADIREI CHE LA NUOVA PROPRIETA' SI LAMENTASSE PESANTEMENTE E PUBBLICAMENTE CON LA LEGA PER I TORTI SUBITI RIPETUTAMENTE DALLA ROBUR!

MIK

Anonimo ha detto...

d cosa ci stupiamo? era normale che fosse così!leggi marziali appena succede qualcosa di grave e poi tutto nel dimenticatoio!!
è così....!!e sarà così finchè non ci scapperà un altro morto!!!

Anonimo ha detto...

Magari Momo, si dimostrerebbe di essere il paese delle banane come dice giustamente GBN, il paese delle leggi attese o disattese a seconda di chi l'autorità per fare rispettare o a seconda di chi le subisca, ma almeno ci sarebbe un briciolo di libertà e di intelligenza anche se condito con tarallucci e vino all'italiana.
Invece ho paura che regole stupide ed inutili come quelle sui tamburi, fischietti e caccavelle rimarranno in vigore e rigidamente applicate
Ala Destra

free spirit ha detto...

Ciao a tutti, è il mio primo post che inserisco e sono stato spinto a farlo per aggiungere qualche altro particolare alla trasferta di domenica a Parma.Decido la mattina alle 11 di partire da solo in auto per andare a vedere la mia Robur; sono senza biglietto, ma se gli ultras dell' Ascoli se ne sono stati beati nel nostro settore anche io potrò fare altrettanto.Arrivo a Parma e cerco la biglietteria che come prevede la normativa Pisanu dovrebbe stare ad una distanza notevole dallo stadio, ed infatti è a ben 10 metri dall' ingresso della tribuna coperta "Petitot".A Siena le biglietterie le hanno fatte chiudere, ma così é.
Mi metto in coda tra i tifosi di casa e quando è il mio turno mi prendo un biglietto di curva sud, la signorina controlla la mia carta di identità e in un minuto ho fatto.All' entrata della curva sud però nessuno mi controlla i documenti, come a Siena del resto, i tornelli funzionano e i poliziotti controllano tutti in maniera capillare, con il piccolo particolare che la curva sud del Parma é la fotocopia della nostra curva triste, quindi tutte persone tranquillissime per lo più pensionati e mamme con i bambini.
Mi guardo la partita, assisto ad un altro furto nei confronti della Robur e me ne torno a casa ancora più convinto che non è cambiato niente e mai cambierà niente in Italia, i furbi andranno avanti e chi cerca di attenersi alle regole è un bischero.Un ultimo pensiero, che più che altro è un invito, a Firenze sarebbe bello e da ricordare se nessun senese andasse nel settore ospiti, ciao.

Anonimo ha detto...

ragazzi mi dispiace dire cosi, perche sono fiero di essere italiano,ma in italia sarebbe tutto da cambiare...e forse anche noi tifosi si dovrebbe iniziare a cambiare atteggiamenti...avete visto ieri sera il servizio alle iene sulla partita inglese manchester city vs chelsea???ecco ieri sera ho capito qnt siamo lontani noi da loro e dalle loro idee...nn potra mai essere bello in quella maniera...stadi ultramoderni,20 poliziotti senza caschi e scudi, niente sudicio a fine partita(sembrava quasi nn ci fossero state 60000 persone allo stadio..a siena arriviamo a mala pena a 6000 e a fine partita ci so tutti i fogli strappati e il sudicio...) nessuno lancia oggetti in campo...

Anonimo ha detto...

e poi sempre per qnt riguarda il calcio inglese:
gli arbitri anche se sono piu scandalosi dei nostri (sara vero???) qnd fischiano qualcosa paralno sempre con i giocatori spiegano pacatamente la loro decisione che è sempre accettata dai giocatori,mentre in italia l'arbitro troppe volte è indisponente e esercita a dismisura la sua autorità. Per finire anche i giocatori dovrebbero imparare a comportarsi in modo leale, nn simulare,nn rimanere per terra se nn s'è fatto male veramente,nn offendere tifoserie avversarie e soprattutto dovrebbero imparare la lealta presente nel rugby.....insomma ci sono troppi punti marci nel calcio in italia...

Anonimo ha detto...

Possibile che in Italia, i nostri complessi nei confronti di tutto ciò che è estero ci porti anche a non vedere la realtà:
sarà vero che le partite in Inghilterra sono come dici ( e non sono sicuro che stare seduto e zitto mi piacerebbe), ma cento metri fuori dallo stadio la situazione non è così rosea.
Giusto la settimana scorsa nel derby di Londra ci sono stati 200 ferito alcuni dei quali molto gravi.
Tutta questa ammirazione per il calcio inghlese, negando la realtà della violenza che tuttora è ben presente la trovo infondata e ipocrita