
Oggi Vittorio Malagutti su L’espresso, innesca la bomba che può far esplodere i tifosi del Siena, facendo il resoconto dei guai passati e guai potenziali, su cui l’avvocato romano è andato ad incagliarsi navigando nel torbido mare degli affari finanziari e immobiliari, in cui si sa, il lecito e l’illecito hanno confini praticamente inesistenti.
A parte questo, l’esperto giornalista che ricordiamo è autore di libri e articoli per Repubblica, Corriere Della Sera, Espresso, che riguardano scandali finanziari e calcistici, si spinge su ipotesi e previsioni che implicano il Siena Calcio, sia per quanto concerne i nefasti risultati sul campo che sulle nefasta prospettiva di iscrizione al prossimo campionato.
Queste litanie però, ci ricordano film già visti negli anni passati, quando su dei dati di fatto si costruiscono prospettive che gli autori degli articoli probabilmente si auspicano. Un esempio? Il caso Gea. Il dato di fatto era che il Siena aveva giocatori della Gea, le prospettive costruite e probabilmente auspicate da certi giornalisti era che il Siena per questo, sarebbe stato sicuramente penalizzato. Lo abbiamo letto sui giornali locali, lo abbiamo letto sui giornali nazionali, adesso leggiamo su un importante settimanale, che ha fatto ultimamente del giornalismo militante il suo fiore all’occhiello, che il Siena è in brutte acque.
Sicuramente Vittorio Malagutti è un esperto del settore, ma ci sarebbe piaciuto una militanza maggiore con riscontri oggettivi, magari fingendosi un piccione e ascoltare dal davanzale di una finestra tutto quello che avveniva nelle stanze dei bottoni, così da dare consistenza alle ipotesi di probabili crack del Siena a livello calcistico e non.
Un articolo del genere crediamo, si possa leggere su ognuno dei presidenti delle Società di Calcio di A e B, anche se il “mal comune mezzo gaudio” non ci rincuora per niente, viste le ampie garanzie che Comune e MPS si sono prodigate ad elargire al popolo roburrino, per quanto riguardava i nuovi acquirenti del Siena Calcio.
Non si capisce perché dipendenti e clienti delle banche, devono essere totalmente immacolati per continuare ad avere rapporti lavorativi e debitori, mentre poi ad altissimi livelli si permettono di imbastire trame con persone della fedina penale incerta. Parliamo in generale per carità, non certo sul caso specifico.
Visto che il tenore dell’articolo di Malagutti è molto vicino all’illazione, si può rimanere sullo stesso terreno. Chissà, magari è stato imbeccato da qualcuno per colpire MPS ed i suoi alleati, vista anche la battaglia sotterranea che c’è a livello nazionale contro l’Istituto Senese. In fondo il gruppo editoriale di cui L’espresso fa parte, è sempre stato vicino politicamente a chi non è mai andata giù l’indipendenza del Monte dei Paschi di Siena e l’ha osteggiata con tutti i mezzi possibili, per di più anche il Sig. Malagutti dovrà rendere conto al proprio datore di lavoro.
Comunque nelle vicende che riguardano la Robur accadono sempre situazioni singolari, quasi paranormali. Nell’era De Luca la stampa locale faceva a gara a chi la sparava più grossa, oggi invece sulla nuova proprietà ci sono degli “omissis” grossi come il Palazzetto.
Forse chi smista il traffico dovrebbe essere un po’ più attento all’amor di verità, anche se come sopra, deve rendere conto al datore di lavoro.
L’unico che ha il titolo per maneggiare il Siena a questo punto è Lombardi Stronati, noi tifosi si può solo sperare che lo maneggi con cura e agisca “anche” per il bene del Siena e comunque sia è inutile andare a spaccare il capello con falsi moralismi facendo crociate d’integrità e rettitudine. Ricordiamoci che siamo nel mondo del Calcio e per di più in Italia.
Ma l’avvertimento che possiamo dare a tutti, è che le nostre denunce saranno implacabili verso chiunque tenti di fare il furbo, passando sulla passione genuina dei tifosi del Siena.
Al momento sarebbe gradito almeno un chiarimento.
GBN
7 commenti:
Questo attacco così diretto, alla vigilia di una partita decisiva mi puzza parecchio, mi sa proprio di gufata ad hoc.
A sentire Malagutti la società mi sarebbe con un piede in serie B e sull'orlo del fallimento, una visione un po' troppo pessimistica mi pare.
Mi sembra che per l'ennesima volta si strumentalizzi la Robur per perseguire fini lontani da quelli sportivi.
Noi tifosi stiamo vigili ma ragioniamo con la nostra testa, senza farsi abbindolare dal primo sconosciuto spargim---a di turno.
Gente io del Monte mi fido poco per principio, però che siano andati a scegliere uno gravemente compromesso con il rischio di sputtanarsi di fronte a tutta l'Italia mi pare assai improbabile. Concordo con chi parla di gufata ad hoc alla vigilia della partita con il Parma, per cui bisognerebbe riuscire a far sentire ai ragazzi che siamo con loro
Biagio di Monluc (sempre attento al morale delle truppe)
Ormai siamo talmente abituati a Siena a convivere con gli spargim....che credo nessuno più si lasci abbindolare.
Ma certo, per passare dal gossip ai fatti concreti, l'inizio dell'era Stronati non mi sembra avvenuto sotto l'insegna nè della furbizia tecnica, nè della buona educazione.
Buttare fuori dagli spogliatoi Beretta e Perinetti non mi sembra il modo migliore per creare un clima tranquillo e fiducioso come si conviene a questi momenti.
Non invitare il Mangiavacchi alla riunione al Garden è segno di profonda burinaggine.
Il Mangiavacchi nella sostanza è sempre uno che da anni, con tutti i suoi difetti, spende e si da da fare per la Robur.
Dal punto di vista formale, è pur sempre il vice presidente.
Vediamo se questi invece che a Napoli, la Robur la trasferiscono al Testaccio o a Primavalle
Ala Destra
La risposta da parte di Stronati c'è stata e - a mio parere - anche bella tosta.
Ora i casi sono due: o l'Espresso si rimangia tutto oppure lo Stronati deve andare avanti con le querele.
Se così non facesse, abbiamo già capito chi è questo signore.
La mia impressione iniziale era giusta: questo Malagutti aveva già sparato m---a sulla Robur. ai tempi della promozopne in serie A, con un articolo dello stesso stle diffamatorio fatto su De Luca.
Guardate qui.
Sicuramente dietro c'è qualcun'altro...
L'impessione è che questo sia uno di quei giornalisti che hanno una missione: creare dei casi.
Ricevono un input, del tipo "c'è da smerdare tizio, se non trovi niente di solido, inventa.."
Sullo stesso numero de L'Espresso, l'articolo su Tronchetti Provera porta la sua firma ed ha suppergiù lo stesso tenore.
Ipotesi, illazioni, qualche resoconto su fatti passati, che a questo punto, vista l'attendibilità del soggetto, non si sa se sono inventati.
Insomma se voleva fare un bello scoop potreva raccontarci di Lotito, Della Valle, Berlusconi, Zamparini, Capitalia...ma forse pestare quei piedi è rischioso.
Un altro numero de l'Espresso è uscito e nessuna smentita è stata pubblicata.
Neppure come precisazione di parte nelle rubrica delle lettere.
A questo punto è legittimo anche il dubbio: la richiesta di smentita è stata davvero inoltrata o era solo un bluff ad uso e consumo dei giornali senesi e dei loro lettori-tifosi?
Se è stata inoltrata e non ha ricevuto attenzione, tanto meglio per Stronati: è l'occasione buona per presentare una bella querela, far condannare i diffamatori e magari intascare un sostanzioso risarcimento che, stante le sue "illimitate capacità economiche " ( così è stato detto presentandolo alla Città) lo Stronati non mancherà di devolvere a favore della squadra.
Attenzione però, 10 giorni sono già passati.
Mancano ancora 2 mesi e 20 giorni per querelare.
Siccome comprendo che il Patron avrà moltissimi impegni legati alle sue molteplici attività, sarà mia cura ricordargli di tanto in tanto il tempo residuo.
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