
Club grandi, club medi, club piccoli non importa, ma i tifosi stanno al calcio, come il pane sta alla Nutella.
Le Curve sono state sempre il cuore pulsante di uno stadio, la risorsa psicologica di una squadra, il rumore degli stati d’animo dei tifosi, la voce di chi la voce non la mette, il grido metallico dei gradoni.
Le Curve hanno avuto degli odori, quello acre dei fumogeni, quello acido del sudore, a volte il profumo di rosmarino simile a quello di un arrosto, il dolciastro della stoffa mai lavata di una bandiera, il nylon della maglia della squadra del cuore. Si poteva scegliere altri settori dello stadio in cui la partita si vedeva meglio, ogni azione era nitida, non avevi bandiere davanti, non avevi gente che ti piombava addosso ad un gol, ma non avevi questa miscela di nervi e sensazioni che ti facevano guardare la partita con tutti e cinque i sensi e più scendevi verso il basso nella Curva e più questa sensazione diveniva possente. Oggi ci spiegano che tutto questo è male, che la Curva va pulita, deve diventare asettica e linda come la corsia di un ospedale non italiano, un ospedale dei serial-tv, ci spiegano che il vero tifoso oggi deve guardare tutto dalla tv, tutto deve diventare come un serial-tv.
Ci spiegano che chi va in Curva è un teppista, lo dicono anche i nostri “giornali” locali, è gente deviata, che guarda la partita in piedi, che incita, che canta, che fischia, che forse pensa.
No non va bene.
La vera Curva deve diventare possibilmente vuota, c’è da pulirla, insonorizzarla, sterilizzarla, distruggerla insieme al Calcio.
Da qualche parte si farà giustamente un recinto per garantire gli sfoghi dei soliti noti, via tutti i tamburi, bandiere, trombette, ma ai soliti noti lasciamo le lame perché potrebbero creare problemi.. L’importante siano pulite e sterilizzate come le nuove Curve.
Ci spiegano che la Nutella va mangiata senza pane, perché devi consumare tutto e subito, velocemente e senza lasciare briciole, perché non devi rimanere sano, ma devi prendere le medicine per curarti, tutti sono malati anche te, fattene una ragione.
Lo dicono anche i giornali.
2 commenti:
Alla fine ci riusciranno a dare tutto in mano al business dei media.
Tutti guarderemo la partita da casa, con la nostra bella parabola, metteranno i cori di esultanza finti per ogni goal, come nelle sit-com, e i giocatori correranno verso curve popolate da sagome di cartone.
Bravi, bravi davvero...
Lo vedi? Noi siamo all'avangurdia, in tutto!!! Infatti nello stadio novo, l'Arbia's Island Maracana' Stadium, una curva non ci sarà: al suo posto un bel greppo coltivato a trifoglio e favino.....un ritorno al passato, insomma, come nel vecchio Rastrello, dove, quando pioveva, ogni tanto vedevi parti' qualcuno all'ingiù verso la rete, perchè s'era sbilanciato e aveva iniziato una scivolata nel greppo (appunto) bagnato.
Dopo la città, s'è belle cablato anche lo stadio, prima ancora che sia costrutio.
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