lunedì 12 marzo 2007

Fuori il colpevole!

Altro lunedì "incazzereccio": purtroppo ci troviamo a commentare l'ennesimo risultato casalingo negativo del Siena.
Ormai è diventata routine: due sole partite vinte in casa, una a inizio campionato con il Messina e la prima del girone di ritorno col Chievo, nessuna delle due vinta con una certa autorità, ma in seguito a due faticose rimonte.
L'ultima partita casalinga in cui siamo andati in vantaggio per primi è Siena-Fiorentina del 26 ottobre, poi sempre 0-0 o partite in cui abbiamo dovuto inseguire le reti fatte dagli avversari.
Un po' meglio in trasferta dove via via abbiamo strappato diversi pareggi, ma anche lì la vittoria manca dalla partita di andata giocata con l'Ascoli.
Di fronte a un trend negativo simile occorre una valutazione serena ma particolarmente attenta della situazione perchè ora il campionato si fa in salita davvero e noi sembriamo già "piantati sui pedali".
Dobbiamo vedere se è possibile individuare "il colpevole" di questa situazione e correre ai ripari.
Probabilmente siamo di fronte a una sorta di "associazione a delinquere".
1) La sfortuna. Ha sicuramente giocato un ruolo significativo ma questo tema è già stato ampiamente trattato nel post precedente, cui sostanzialmente mi allineo.
2) Gli arbitri. Sicuramente non ci danno una mano, anzi. Il dossier presente nel nostro blog lo dimostra e verrà sicuramente integrato con la valutazione errata del guelfo Rocchi e del suo collaboratore, riguardo lo stop di mano grazie al quale il nostro "fegatellone" preferito Foglio ha confezionato il cross propiziatore della rete ascolana.
3) La squadra. Nonostante le partite realmente disastrose siano state poche mostra alcune lacune preoccupanti: quasi sempre andiamo in svantaggio (incapacità di entrare in campo col giusto approccio?) e le poche volte che segnamo per primi ci raggiungono. Agli svantaggi siamo spesso riusciti a rimediare, talvolta negli ultimi minuti, segno di una tenuta fisica più che buona e di una certa determinazione ma quando abbiamo avuto l'opportunità di fare nostra la partita abbiamo commesso gravi, a volte incredibili, errori sotto porta. Nonostante l'impegno non sia mai mancato i bianconeri qualche colpa se la devono riconoscere, è fuori discussione.
4) Il Mister. Ho difeso Beretta fino a ora e continuo a ritenere che non sia un cattivo allenatore (avanti con le offese....) ma a questo punto è impossibile escluderlo dalla lista dei responsabili della situazione che si è creata. La squadra più che sotto il profilo tecnico-tattico sembra fragile sotto il profilo psicologico, con un approccio poco redditizio a inizio gara, poca lucidità in fase di costruzione del gioco e scarsa freddezza e cinismo sottoporta. L'operato del nostro mister non può essere quindi esente da qualche critica.
Proviamo a individuare I POSSIBILI RIMEDI.
1) La sfortuna. Corni, esorcisti, maghi vari e riti esoterici, di più non si può fare. Ci sarebbe anche la possibilità di un viaggio a Lourdes ma dal momento che disponiamo di un sacerdote nel Consiglio di Amministrazione possiamo supporre che le "vie del Signore" siano già state intraprese, al momento purtroppo con pochi frutti.
2) Gli arbitri. Si deve far sentire la società, con le buone o con le cattive e attirare l'attenzione mediatica sul caso Siena. Forse non porterà a niente ma non abbiamo comunque nulla da perdere. Il problema è: quando avremo la società che lo possa fare?
3) La squadra. Serve un bagno di umiltà, andare in campo con la bava alla bocca e giocare sempre come se fosse l'ultima partita. Meno colpi di tacco, qualche pedata in più e un po' più di attributi. E non vi impermalite se dopo 18 partite con una sola vittoria scappa qualche coro di contestazione di troppo: siamo tifosi pazienti e disponibili ma quando si perde in casa in malo modo con l'ultima in classifica, è anche normale che i nostri zebedei girino a elica.
4) Il mister. Serve un'analisi lucida del modulo, dei giocatori impiegati e anche di quelli poco impiegati. Perchè qualcuno degli apparentemente "inamovibili" sembra piuttosto bollito, mentre qualcun'altro in panchina o addirittura in tribuna scalpita.
Insomma, la situazione non è irrimediabile purchè chi può fare qualcosa lo faccia con la massima sollecitudine.
Noi, come tifosi, dobbiamo continuare a fare la nostra parte incitando la squadra senza condizioni, cosa che domenica non abbiamo certo fatto (anche se è dura cantare quando vai per l'ennesima volta in svantaggio).
Soprattuto cerchiamo di stare uniti e di concentrarci al massimo su ogni partita che dobbiamo affrontare. Con un paio di vittorie nelle prossime tre partite si respirebbe già un'aria profondamente diversa.... e non è un risultato così impossibile.
Quindi domenica, tutti a Parma a gridare
FORZA VECCHIO CUORE BIANCONERO

Vome

1 commento:

Anonimo ha detto...

Concordo con la tua analisi ma vorrei anche ricordare che questa è la stessa squadra che ad inizio stagione con 3 tiri in porta faceva 2 reti. Non è che uno come Super Mario Frick fosse un fenomeno all'inizio ed ora è un brodo, se si guardano le storie dei giocatori che abbiamo si vede che il rendimento che hanno avuto all'inizio del campionato molti di loro faceva presagire un calo di forma nella seconda parte di stagione. Non a caso anche il Mister diceva sempre che quei punti erano "fieno in cascina " per il periodo di vacche magre. Credo che spesso noi tifosi abbiamo sopravvalutato il potenziale dei nostri giocatori spinti dall'euforia del momento. L'unico problema è che quell'altre squadre ora corrono e lottano per 90 min (+ recupero) mentre noi nn ne abbiamo le capacità. Quando proviamo ad aumentare il furore agonistico (come domenica nel secondo tempo) nn facciamo altro che confondere ancora di più le nostre idee perdendo anche quella poca fluidità di manovra che abbiamo.
Comunque dobbiamo lottare e non mollare mai.