lunedì 17 settembre 2007

Maremma... diavola!

C'è mancato poco, poco davvero. 4 insignificanti minuti ci hanno impedito di godere a piene mani per un'impresa della Robur, una di quelle che ti avrebbero fatto dire "io c'ero".
Vabbè, un punto coi campioni d'Europa è tutt'altro che da disprezzare, rimane un po' di amaro in bocca perché nel pareggio rossonero c'è anche lo zampino dell'arbitro livornese Banti, che negli ultimi 20 minuti si è evidentemente sentito in dovere di far almeno pareggiare i rossoneri.
Ci sarebbe da dire tanto su questo, sui programmi sportivi delle reti nazionali che hanno raccontato un'altra partita, sulle dichiarazioni faziose di Nesta (brucia fare le figure di merda col Siena, vero?), sui vari moviolisti lecchini ma non vale la pena perderci tempo più di tanto, concentriamoci sul nostro Sienone, che è la cosa che più ci preme.
Tante le note positive che ci ha consegnato la partita di sabato, poche per non dire nulle quelle negative. Cominciamo con le prime:
1) Mandorlini: il suo Siena comincia a funzionare, e bene anche. Ha messo in campo uno schieramento meno spregiudicato ma altrettanto efficace in fase offensiva, ma sopratutto è riuscito a inculcare nei ragazzi la giusta mentalità con cui scendere in campo. Corsa, grinta, la voglia di non mollare mai, l'aiuto reciproco tra i reparti, è stata una soddisfazione vedere in campo il Siena di sabato. Non hanno convinto appieno i cambi ma la sostituzione di Bucchi probabilmente è stata necessaria perché il ragazzo non ce la faceva davvero più, mentre il mister ha probabilmente voluto "conservare" Maccarone che aveva preso una brutta botta.
La sua "intelligente umiltà tattica" è l'ingrediente giusto per far girare al meglio l'undici bianconero.
2) Eleftheropoulos: gli hanno consegnato la maglia da titolare all'ultimo momento e lui ha ripagato alla grande la fiducia. Tanti interventi, alcuni decisivi, reattività, belle uscite, ma sopratutto ha dato l'impressione di conferire una certa sicurezza alla difesa. Difficile ora rimetterlo in panca....
3) Rossettini: a 22 anni approda in serie A direttamente dalla C1, esordisce nientepopodimeno che contro i campioni d'Europa e, a parte il comprensibile spaesamento iniziale, gioca una partita di notevole intensità proteggendo la propria fascia e sfornando anche un paio di bei cross al centro dell'area. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino....
4) Il centrocampo. Il trio Jarolim, Vergassola, Galloppa ha funzionato benone. Il buon Simone forse è stato il più sacrificato, Galloppa ha giocato una partita di grande grinta e personalità macchiata solo da quel contropiede sprecato (ma aveva speso davvero tanto); Jarolim ha dimostrato una discreta visione di gioco, piedi buoni e grinta da vendere, e soprattutto di possedere quell'esperienza che tanto fa comodo alle squadre del rango del Siena.
5) L'attacco: Il duo Bucchi-Maccarone ha mostrato una buona intesa. Sulle qualità di Big Mac non c'erano dubbi, lo conosciamo bene ormai, Bucchi rappresentava invece un punto interrogativo che sabato ha iniziato a trasformarsi in una piacevole certezza. Certo, è ancora presto per dirlo ma i margini di miglioramento sono ancora molti, si può essere fiduciosi.
6) La squadra: in generale quello che conforta è che rispetto alla pessima partita casalinga con la Sampdoria la squadra nelle uscite successive ha mostrato grossi miglioramenti e un gioco molto più convincente. Continuando su questa strada la salvezza ce la potremo giocare alla grande.
Purtroppo c'è anche qualche nota stonata:
1) Corvia. È uno dei giocatori che più dividono nei giudizi la tifoseria bianconera. A volte protagonista di lampi di classe, a volte di errori goffi e grossolani. Certo è che la società ci punta molto perché ne ha acquisito l'intero cartellino, tuttavia la prova di sabato non ha convinto e la sua sostituzione non ha dato alla squadra quell'apporto, almeno in termini di grinta e corsa, che tutti ci si aspettava. Nessuno mette in dubbio l'impegno del ragazzo, sempre encomiabile, ma più volte ha dimostrato difficoltà nell'entrare subito in partita dopo aver rilevato un compagno. Poiché è pensabile che spesso entrerà a partita iniziata, auspichiamo che giocatore e staff lavorino molto su questo problema che sembra più che altro di natura psicologica.
2) Frick: è entrato, anche lui in una fase delicatissima della partita, con il compito di dare una mano in copertura e favorire il contropiede grazie alla sua velocità. Diciamo che il compito è riuscito solo in parte: il Milan non è che abbia fatto grosse cose ma ha fatto arretrare di qualche metro
la Robur; da un giocatore della sua esperienza ci aspettavamo un po' più di lucidità in fase offensiva, magari favorendo un maggior possesso palla, invece si è prodigato in un tiraccio a pochi minuti dalla fine che non aveva grosso significato. Sul giudizio pesa poi la sua espulsione che ci stava (ma doveva essere anche espulso l'autore del fallo su Maccarone allora!) e ha messo a rischio il risultato della partita.
3) La sudditanza psicologica. È ancora uno dei mali principali di questo calcio. E non solo quella degli arbitri cui ormai nostro malgrado abbiamo un po' fatto l'abitudine, ma anche e soprattutto quella dei vari commentatori, moviolisti, opinionisti etc. delle reti nazionali.
Nel commentare la partita infatti la loro attenzione si è concentrata esclusivamente sulla opaca prova del Milan e sull'azione del goal di Maccarone.
Il solo Ciccio Colonnese, ospite in una trasmissione Mediaset del dopopartita, ha posto l'accento sulla buona prova dei bianconeri come causa primaria della scarsa prestazione dei campioni d'Europa.
Nessuno che abbia fatto vedere i numerosi falli dei giocatori rossoneri, qualcuno da espulsione alla stessa stregua di quello commesso da Frick, nessuno che abbia messo in dubbio la punizione da cui è scaturito il goal del pareggio, si è parlato addirittura di un Siena che ha fatto un tiro e un goal.
Da encomiare invece la sportività di Ancelotti che ha riconosciuto i giusti meriti degli avversari.
Il leccaculismo è un fenomeno fastidioso in tutti i contesti, in ambito sportivo è addirittura inaccettabile e ingiustificato. Chissà se avessimo vinto quanto l'avrebbero fatta lunga per il goal di Maccarone...
A questi signori che svolgono il loro lavoro presso emittenti che in teoria dovrebbero essere imparziali, consigliamo di farsi assumere presso i vari Milan Channel, Inter Channel etc. etc., così possono leccaculare quanto vogliono.
Per concludere: sgombrate buona parte delle nubi che oscuravano il cielo del tifoso bianconero, non resta che concentrarci sulle prossime partite, tutte alla nostra portata, e pensare a come incitare nel migliore dei modi gli undici in campo.
La serie A è un patrimonio di tutti e per conservarla, anche noi tifosi dobbiamo fare al meglio la nostra parte.

Vomerone

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