
La dirigenza può quindi iniziare a impostare con largo anticipo il futuro e la prima pietra su cui edificare il Siena 2008-2009 dovrebbe essere proprio il tecnico.
Beretta è in scadenza di contratto ma ha manifestato chiaramente la volontà di restare a Siena; avrà sicuramente delle richieste da fare ma, se abbiamo imparato a conoscere il tecnico milanese, abbiamo ragione di ritenere che siano richieste alla portata della dirigenza bianconera.
La tifoseria ha mostrato di volere la riconferma del tecnico, la società ha elogiato il suo lavoro e si è dichiarata orientata al rinnovo del contratto, il patron Lombardi-Stronati ha addirittura dichiarato che manca solo la firma, insomma, sembrerebbe un matrimonio già fatto, ma ci sono alcuni segnali che non ci lasciano del tutto tranquilli.
Intanto le dichiarazioni di Beretta, che continua a parlare con prudenza della cosa. Non potrebbe fare diversamente fino a che non c'è nero su bianco, ma le sue parole non trasudano tutta questa "convinzione di restare" che ci si aspetterebbe. Ogni settimana si parla di incontri con la dirigenza per definire la questione, ma il tempo passa e questi incontri o saltano o non portano a niente.
Se guardiamo altre realtà vediamo cose diverse: in casa Atalanta ad esempio, il rinnovo a Del Neri è stata quasi una prassi automatica; la notizia è stata data senza tanti preamboli e senza complicate trattative, evidentemente c'era una volontà comune ad ambo le parti e l'accordo si è trovato subito. Sinceramente per Beretta ci si aspettava una cosa simile e invece ancora niente.
Ora, senza voler interferire con l'operato della dirigenza, vorremmo tutavia dire la nostra, senza peli sulla lingua, come sempre.
Riteniamo la questione Beretta un occasione importante per i dirigenti bianconeri per dimostrare ai tifosi che si è effettivamente fatto tesoro degli errori del passato e che certe scelte illogiche e avventate non verrano rifatte. Beretta ha dimostrato di essere l'uomo giusto per Siena e per il progetto che Lombardi-Stronati ha dichiarato di voler attuare. Ha dimostrato intanto di aver compreso bene la realtà senese, prendendo atto che grossi nomi qui non possono arrivare e che gli obbiettivi sono principalmente quelli della permanenza nella massima serie, inoltre sa comunicare e interagire nel modo giusto con i tifosi. Ha dimostrato di saper lanciare e valorizzare i giovani, ovviamente quelli con i mezzi tecnici adeguati. Pensiamo alla crescita di Molinaro e di Rinaudo nella passta stagione, di Rossi, De Ceglie, Rossettini, Galloppa e Forestieri quest'anno. Insomma, se arrivano giovani interessanti, lui sa come e quando usarli.
E' un allenatore che sa parlare con i giocatori, che sa fare gruppo, che ricerca come obiettivo primario l'unione dello spogliatoio, requisito fondamentale per una squadra che non può contare su una rosa di fuoriclasse.
Riconfermare Beretta sarebbe quindi per la società senese la dimostrazione di voler continuare il progetto Robur basandosi su certezze acquisite, senza lanciarsi in soluzioni sperimentali e dall'esito dubbio (Mandorlini docet), sopratutto in un ruolo chiave quale quello del tecnico e, cosa secondaria ma non del tutto, di voler andare incontro al volere della piazza.
Diversamente quale potrebbe essere l'alternativa? Allenatori più quotati crediamo che siano fuori dalla portata delle casse bianconere, diventa quindi poco logico cambiare con un altro tecnico di pari o addirittura minore valore.
Speriamo comunque che questa settimana possano essere fugati tutti i nostri "cattivi pensieri" e che venga dato l'atteso annuncio del rinnovo; se così non fosse, perdonateci la franchezza, ci troveremo di fronte al primo "passo falso" della stagione 2008-2009.
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