
Ci scusiamo innanzitutto con i nostri visitatori abituali che hanno quotidianamente aspettato qualche "news" che non è arrivata; da oggi ci rimettiamo al "lavoro" e ci impegniamo a farlo con continuità.
Avremmo voluto riprendere parlando di calciomercato, di amichevoli, insomma di CALCIO, invece dobbiamo per forza dire la nostra su quanto successo ieri a Norcia.
Non ci dilunghiamo sulla cronaca, ormai giornali e siti Internet ne hanno parlato abbondantemente (ad esempio qui e qui), con dovizia di particolari e immagini. Vogliamo soffermarci invece sulle responsabilità dell'accaduto, che ci sono e vanno ben oltre la demenza cronica dei teppisti cosentini.
Questo articolo titola "Vergogna!", forse una parola un po' dura ma appropriata quando si deve commentare un fatto drammatico che poteva essere facilmente evitato.
Chi è quindi che si deve vergognare?
Sicuramente le due società, l' AC Siena e il Cosenza calcio. Erano giorni che ventilava questa resa dei conti da parte dei cosentini, i Fedelissimi in un articolo apparso sul loro sito (che sappiamo essere seguito anche da testate sportive nazionali) avevano chiaramente messo in allarme sia la società bianconera che le forze dell'ordine.
Un approfondimento sulle garanzie di sicurezza per giocatori e tifosi era doveroso. La leggerezza da parte dell'AC Siena è evidente: di fronte a un rischio incidenti così elevato, alle probabilmente scarse garanzie avute dai "tutori dell'ordine" della cittadina umbra, e al fatto che giocando in un campo "parrocchiale" come quello dell'Hotel Salicone sarebbe stato difficilissimo fermare i gruppi di facinorosi, si poteva e doveva perlomeno cambiare avversario o addirittura annullare l'amichevole. La solidarietà del Presidente Stronati ora suona quasi come una presa in giro, visto che tutto era stato previsto con largo anticipo dai tifosi senesi. Perché non è stata data sufficiente importanza ai segnali avuti? Perché non è stato convocato un incontro coi tifosi bianconeri? Perché non si è fatto pressione sulla Questura di Siena in modo che attivasse un attento esame della situazione in collaborazione con i colleghi di Cosenza e Perugia?
Diciamolo chiaramente, la cosa è stata affrontata con imbarazzante superficialità e il risultato è sotto gli occhi di tutti: tanta paura e alcuni ammaccati, ma le conseguenze potevano essere ben più gravi.
Si devono anche vergognare i cosiddetti "tutori dell'ordine".
Di fronte a marcati segnali di possibili episodi di violenza si doveva o predisporre un servizio d'ordine adeguato, con perquisizioni, controlli accurati nel pre partita etc., oppure, nell'impossibilità di farlo, impedire lo svolgimento dell'amichevole per motivi di ordine pubblico.
Era semplicissimo.
A volte andiamo in trasferta da tifoserie amiche e ci perquisiscono fino alle mutande, ci fanno andare a comprare il biglietto a 30 chilometri di distanza, salvo poi ignorare i segnali di allarme provenienti dai tifosi stessi, forse solo perché la partita non contava ai fini del campionato.
Quindi un bell'esame di coscienza da parte di tutti, cari signori, e realizzate che i tifosi non solo soltanto 10 imbecilli da prendere per i fondelli a ogni occasione, ma gente che spesso ha molto più buonsenso di chi l'ordine pubblico dovrebbe garantirlo.
Speriamo che chi ha sbagliato rimedi punendo in maniera esemplare quei delinquenti, tra l'altro facilmente identificabili dalle varie gallerie fotografiche presenti sul Web.
E' già iniziato purtroppo il valzer dello scaricabarile: l'Ac Siena incolpa il Cosenza che avrebbe dato rassicurazioni sul fatto che tifosi violenti non sarebbero stati presenti, il Cosenza disconosce quei tifosi e incolpa il servizio d'ordine inadeguato, le autorità locali dicono che non si aspettavano una cosa del genere... Alla fine la colpa non è di nessuno, ma come al solito chi ci rimette solo i tifosi, quelli veri, quelli spesso utilizzati come capro espiatorio dei mali del calcio, gli stessi che ieri a prezzo della loro incolumità si sono sostituiti al servizio d'ordine e hanno protetto le famiglie presenti allo stadio. A LORO e solo a LORO deve andare il nostro plauso e la nostra riconoscenza.
Quanto ai teppisti cosentini, non ci sono parole, anzi si, due in particolare mi sembrano particolarmente appropriate: VIGLIACCHI, VERGOGNA!!!!
2 commenti:
i vigliacchi siete voi che vi nascondete dietro le famiglie. volevate darci il resto in occasione di quella partita e noi vi abbiamo picchiati. siete penosi, d'altronte sienesi siete. siete solo figli di papà che si attegiano averi ultrà.
in questo tuo commento caro Lupo, si rivela tutta la tua pochezza, come uomo e come tifoso.
In due parole: fai cacare
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