giovedì 30 ottobre 2008

Non ci sono più le mezze stagioni

Il clima sta cambiando. E' un dato di fatto. Da anni scienziati e meteorologi ci stanno martellando con messaggi di natura, più o meno, catastrofica che riguardano il nostro pianeta. L'aumento della temperatura, la diminuzione dello strato delle calotte polari, lo sciogliemnto dei ghiacciai sulle montagne, l'aumento della temperatura degli oceani, il fenomeno dell'erosione delle coste, la tropicalizzazione dell'area mediterranea con periodi di siccità sempre più lunghi, e non obbligatoriamente estivi, alternati a momenti di piogge equatoriali che, in poche ore, trasformano fiumiciattoli come la Serpenna nel Nilo Azzurro.
Che c'entra tutto questo col calcio in generale e con la Robur in particolare?
C'entra, c'entra....
Anche il calcio è influenzato dal clima: lo abbiamo visto ieri. Pioggia torrenziale in molti campi, palloni viscidi, divise bagnate, a Roma partita sospesa causa acquazzone (l'ultima sospensione era stata causata dai "tifosi").
A Milano, oltre alla pioggia, si è verificato un altro fenomeno: il vento.
I solerti commentatori di Sky lo hanno subito fatto notare, all'inizio della loro telecronaca: "attenzione al forte vento", hanno detto, "che potrà influenzare l'esito dell'incontro". E poi a più riprese, durante la partita: "Ecco il vento...vedete...vedete il vento che dicevamo prima.....".
Ora, conoscendo come è costruito lo stadio Meazza (un immenso catino, con pareti di 50 metri, colossali torrioni, e una copertura delle tribune che lascia un buco solo sul campo), rimane un po' difficile capire il fenomeno.....
Forse a Milano c'è una situazione climatica e geografica tutta particolare, a causa della quale, nella zona di San Siro, si creano delle forti correnti ascensionali che portano verso l'alto masse di aria calda; queste ultime, mescolandosi con aria più fredda, ridiscendono repentinamente e, soprattutto, PERPENDICOLARMENTE all'interno dello stadio, anziché seguire il normale corso del vento che, di solito, soffia in orizzontale.
Oppure, molto più semplicemente, qualche stuart ha lasciato una porta, un cancello, un tornello aperti: considerando le dimensioni dello stadio e le manie di grandezza dei milanesi, facendo le debite proporzioni, immaginatevi di lasciare aperto, a casa vostra, il portone del Duomo. Viene fuori uno spollinio!!!!
Fatto sta che, colpa del clima o dello stuart (questo lo sa, di sicuro, solo lo zio Fester) verso il 18' del secondo tempo il fenomeno si è puntualmente verificato: come annunciato da Altafini, una ventata, un turbine, un piccolo occhio ciclonico, una depressione (chiamatela come vi pare) all'interno dell'area di rigore del Siena ha fatto rovinare a terra il giocatore del Milan più sensibile (è statisticamente dimostrato) a tali situazioni: Filippi Inzaghi, in arte Pippo.
Di fronte ad un fenomeno meteo di tale portata un direttore di gara che si chiama Celi, poteva rimanere insensibile?
No di certo!!! E per evitare che perturbazioni ben peggiori, scatenate dal losco figuro pelato sulle tribune, potessero abbattersi sulla sua testa, è prontamente intervenuto in soccorso dello sventurato Pippo Nazionale.
Il fatto climatologico è stato così repentino che nemmeno i giocatori rossoneri si sono capacitati della sua portata: hanno però raccolto (e aperto) volentieri l'ombrello che, è proprio il caso di dirlo, è piovuto loro dai Celi!!!

Tashunka

1 commento:

TDF ha detto...

Sembra infatti che all'arrivo dell'arbitro Celi il pelato al secolo Galliani lo abbia salutato dicendogli "qual buon vento ti porta?"

In merito ad Altafini lui il vento lo sente dentro il cranio che gira gira gira...........vedrai con tutto quello spazio voto!