lunedì 27 aprile 2009

Torino-SIENA, pagelle

Pur con l’attenuante dell’assenza degli uomini migliori, è difficile non dare un giudizio fortemente negativo sulla prova della Robur. Incapaci di creare pericoli, di dare un cambio di velocità, di uscire da un grigissimo rimasticamento di gioco, subiamo bovinamente (a parte gli ultimi minuti) una squadra non trascendentale ma con un chiaro obiettivo in testa e una parvenza di gioco messa in campo. Triste spettacolo, ma soprattutto risultato che rischia di rovinare un finale di campionato che poteva essere ben diverso.
MANITTA – fa il possibile per evitare una debacle, dimostrando grande reattività. E’ incolpevole sul gol e il primo capolavoro di Bianchi. 6,5
DEL PRETE – l’impossibile paragone con il titolare del ruolo rende non facile il giudizio della prova di questo ragazzo, che però non stroncherei, visto pure che non è stato certo aiutato dal resto della difesa. Fa anche il possibile in fase di spinta. 6--
DEL GROSSO – aggirabile con una certa facilità, non riesce mai a farsi vedere con qualcosa di decente neanche in attacco, dove non supera assolutamente mai la tre quarti. 5
PORTANOVA – ha bisogno forse di riposo e di riordinare le idee perché non lo sentiamo più padrone della linea difensiva come in passato. 5,5
BRANDAO – Coinvolto anche lui nelle titubanze generali del reparto, ha però qualche buon intervento. 5,5
VERGASSOLA – il migliore dei suoi, regge la baracca nel mezzo mal coadiuvato. Purtroppo i piedi sono quello che sono, ma un giocatore così dove lo ritroviamo? Sfiora nel finale il gol “alla Vergassola”… 6,5
CODREA – resta molto davanti alla difesa che evidentemente sente friabile, non da alcun colore o nota particolare al gioco di centrocampo. 5,5
GALLOPPA – Non è questa la strada per farsi vedere dalle grandi squadre. Deve darsi una mossa per ritornare quel giocatore atletico e aggressivo che conoscevamo. 5-
KHARJA – Ancora una partita in tono minore, il marocchino è quasi nascosto per gran parte del match. A in queste condizioni risulta incomprensibile continuare ad usarlo come tre-quartista. 5,5
FRICK – ci poteva stare forse se avessimo giocato in contropiede, ma non lo abbiamo fatto e la sua presenza in campo ha avuto momenti imbarazzanti, a volte orribili. Sostituito troppo tardi. 4,5
CALAIO’ – fa il possibile, ma non ha una palla decente, ma neanche una indecente, se non alla fine. Ci mette gambe e cuore, ma è da solo. 6,5
GHEZZAL – Da un po’ di vivacità, ma porta troppo la palla e non riesce a concludere. E’ travolto anche lui dal non-gioco generale 6-
JAROLIM – rappresenta ormai il cambio “conservativo” per eccellenza, ma ci sembra che il giocatore sia ancora più spento dall’anno scorso, ma forse non del tutto per colpa sua. 5,5
ROSSI – si rivede per un breve momento di partita dove riesce, unico fra tutti i compagni, ad andare sul fondo a fare un cross come si deve. 6-
GIAMPAOLO – non concede sorprese alla platea. Colpevole al pari, se non di più, dei suoi giocatori, ci regala ancora uno spettacolo triste e soprattutto drammaticamente prevedibile. Cambi tremolanti e scontati (ma un Larrondo dentro?). Nelle sue peggiori esibizioni (e non sono poche, vista la sequela da record di sconfitte fuori casa quest’anno) il gioco delle sue squadre sembra una musica suonata da un pianoforte a cui sono state tolte le prime e le ultime ottave ed anche un bel po’ di tasti neri… 5

5 commenti:

Vomerone ha detto...

Le tue pagelle rispecchiano come al solito quello che si è visto. Forse pareggerei il voto di Calaio' e Ghezzal. dare 6,5 al primo e 6- al secondo mi pare un po' ingeneroso, visto che Ghezzal si era anche procurato un rigore.
Bello il paragone col pianoforte, bravo!

Anonimo ha detto...

nella infinita grandezza di questo appuntamento settimanale, stavolta trovo due valutazioni su cui non concordo:
Frik: in effetti la sua partita è stata imbarazzante, ma tutti conosciamo quali siano le caratteristiche di Supermario: scatto e velocità.
Caratterstiiche impossibili da concretizzare in quel campo pesantissimo.
Mi correggo: tutti conosciamo le sue caratteristiche meno chi è pagato per farlo e che lo ha messo titolare proprio in questa occasione.

Calaiò: la buona volontà anche di darsi da fare a tutto campo contravvenendo alle sue caratteristiche di uomo d'area ce l'ha messa.
Ma i risultati sono stati orrendi.
Sempre, sempre, sempre anticipato dall'avversario meglio quando fa il colonnino in mezzo all'area.
Ala Destra

Anonimo ha detto...

io non capisco il nostro atteggiamento...cazzo ho visto un verona retrocedere dopo che a l giro di boa era in UEFA..ho visto un bologna stare a metà classifica quasi sempre salvo poi RETROCEDERE..ho visto un inter perdere uno scudetto ormai suo...noi si scherza col fuoco ricordatevelo..il bologna sabato ha la reggina se dovesse vincere e noi perdere col napoli ci viene a 5punti..non voglio essere gufo ma sono solametne obiettivo e analizzo fatti...il calcio è un giochino strano è meglio nn scherzarci troppo...ora domenica siccome i giocatori SONO PAGATI anche se so salvi tirano fuori le palle si vince e ci si salva...se no so cazzi..

Anonimo ha detto...

Più che " nostro" è l'atteggiamento di una minoranza di tifosi secondo i quali non si deve fare critiche nè avere perplessità, perchè...Gianpaolo è un genio...non s'era mai avuto 37 punti a 5 giornate....ricordiamoci da dove veniamo....i VERI tifosi hanno invece le stesse paure di questo ultimo commento

Anonimo ha detto...

si infatti chi ha paura è il VERO TIFOSO..è colui che ha paura perchè ci tiene troppo alla sua squadra e non vuole sottovalutare mai niente..perchè VORREBBE soffrire il meno possibile...