giovedì 16 aprile 2009

Un valore aggiunto chiamato Fedelissimi

In un lontano dicembre del 1970 furono gettate le basi per l'attuale Siena Club Fedelissimi; probabilmente nessuno di questi baldi pionieri si aspettava di arrivare a quello che oggi è il Club a cui hanno dato vita.
Uno di loro ne è il Presidente ed in questi oltre 38 anni di vita bianconera tanti si sono aggiunti a loro.
Bel risultato partire in 10 volenterosi, con la squadra in uno dei tanti gironi della serie D, girone E per la precisione, ed arrivare dove sono arrivati oggi.
In quella stagione i tifosi che c'erano si fecero gli auguri di Natale in occasione di Siena - Quarrata (1 a 0 con goal di Bruschettini); nel campionato in corso la partita prenatalizia è stata Siena - Inter.
Certo che la vecchia Robur ne ha fatta di strada ma se quel manipolo di tifosi, in un momento di grande difficoltà, non si fosse unito nel nome della comune passione calcistica chissà quale partita avremmo visto prima del Natale appena trascorso.
Perchè i momenti duri credo che, allora ero appena nato, furono quelli che li unirono ma poi ce ne sono stati molti altri fino ai giorni nostri compresa la gloriosa Presidenza De Luca; ed in tutti questi frangenti sono stati loro a perorare la causa della Robur "andando a rompere le scatole" a chi poteva fare qualcosa per aiutare la realtà calcistica della nostra città.
Esiste a Siena un Sindaco che non abbia ricevuto una delegazione di tifosi del Siena Club Fedelissimi?
............non credo proprio!
Ed oggi come allora se ci pensate bene non è cambiato molto; le porte a cui bussare son sempre le stesse e spesso anche qualcuno di coloro che bussa............magari solo un pò invecchiato.
Prima erano "quei rompiscatole del Siena"...........oggi pure; solo che hanno un'altro prestigio anche perchè dietro a loro si è formato un movimento di persone talmente vasto, e non mi riferisco solo agli associati del Club ma a tutti i tifosi bianconeri, che rende davvero pesante quella mano che bussa.
Nel panorama calcistico italiano ci sono molti club prestigiosi, ultras e non, che si sono sciolti perchè non esistevano più le condizioni per continuare dovute a diatribe interne o anche a risultati disastrosi della squadra; nel momento di difficoltà hanno mollato.
Invece il Siena Club Fedelissimi è nato in un momento difficile, molto difficile, e quando un sentimento riesce ad unirti mentre rischia di scomparire, il legame che si forma e che poi si tramanda è in grado di resistere a tutte le intemperie e la Robur ne ha attraversate diverse di burrasche, con i Fedelissimi sempre accanto.
Sono stato spinto a scrivere questo articolo dall'ennesima dimostrazione dell'importanza di questo Club avuta alla cena di ieri sera per festeggiare il 30° compleanno del periodico Il Fedelissimo oggi diventato addirittura quotidiano online.
Si perchè quel foglio A4 piegato in due è uno dei tanti fiori all'occhiello di questo club che nel corso degli anni ha migliorato le vecchie idee adeguandole ai tempi, come dimostra il vecchio giornalino, e via via ne ha introdotte di nuove come il Premio Robur.
Nato nel 2002 per consegnare un meritato riconoscimento al compianto Paolo De Luca è il ringraziamento del Club alla persona o ad un ente che si è distinto con le sue azioni a favore della Robur; è andato ad affiancare il più datato Fedelissimo D'oro che invece viene attribuito ad uno dei giocatori.
Premi tangibili attribuiti in segno di riconoscenza per quanto fatto in favore della nostra passione.
Riconoscenza e memoria sono i valori che riscontriamo sempre in tutto ciò che viene fatto dai Fedelissimi ed anche ieri sera, insieme ai protagonisti di oggi, c'erano quattro di quelli di ieri; che bello rivedere Tosolini, Notari e Pazzaglia; Rossetti ormai è di casa.
Una gratitudine ed una memoria che si spinge anche più lontano nel tempo come gli auguri ad Aldo Dapas che questa maglia la indossò dal 1938 al 1942 o anche la cena organizzata per festeggiare i giocatori che vinsero lo scudetto di quarta serie nel 1955/56.
Ma anche iniziative di supporto a vecchi eroi bianconeri come l'appoggio dato a Leo Lovari per riabbracciare sua figlia Maria.
Insomma una memoria senza tempo verso chiunque abbia contribuito, anche con un piccolo mattoncino, al prestigio di questa maglia.
Oltre a ciò anche iniziative umanitarie come la raccolta fondi per costruire pozzi in Africa o la più recente per il tremendo terremoto che ha colpito l'Abruzzo.
E' veramente impossibile ricordare tutto quanto hanno fatto per pura passione; entusiasti quando si deve, critici e duri al momento giusto e con chiunque senza guardare chi fosse la controparte perchè il comandamento è uno solo, fare e salvaguardare sempre gli interessi della Robur.
Il prestigio acquisito e la militanza sul campo non li hanno nemmeno resi un pochino snob perchè chiunque si sia voluto unire a loro ha trovato la porta aperta ad accoglierlo oppure ad aiutarlo per sviluppare altre realtà di club di tifosi come le tante che sono nate nel corso degli ultimi anni.
In quella splendida atmosfera della cena di ieri sera hanno avuto modo di mettersi allo stesso tavolo i più importanti rappresentanti delle istituzioni senesi e dell'A.C. Siena spa a partire dal Presidente della nostra banca, Giuseppe Mussari, al vicesindaco Marzucchi, all'assessore allo sport Bianchi, al Presidente Lombardi Stronati.
Tutti insieme ai tifosi perchè anche di fronte ad una tavola imbandita, complimenti ai cuochi, ed in un clima di festa si può trovare il modo per buttare giù idee che possano rendere ancora più prestigiosa questa società che è nel cuore di noi tutti.
Un semplice GRAZIE è sicuramente riduttivo ma non fa mai male; grazie davvero Fedelissimi, grazie a tutti voi, anche a chi non c'è più, per aver vestito i panni del perfetto avvocato della Robur per oltre 38 anni............semmai sarei un tantino preoccupato della parcella ma tanto avete sempre fatto tutto per passione!

1 commento:

Unknown ha detto...

Grazie TDF, grazie di cuore. Ogni tanto fa bene vedere riconoscere un impegno disinteressato e pieno di passion. Grazie
NN