
Le giustificazioni per cui si sono sentiti in “dovere” di fare certi gesti, sono state le più disparate: per scacciare una mosca, per salutare la propria tifoseria, perché offesi e provocati dalla tifoseria della squadra avversaria.
Quest’ultima sembra la più venduta….
In pratica tutti i giocatori offesi da tifosi, per risposta devono dichiarare la propria fede politica?
Un fascista fa il saluto romano, un comunista a pugno chiuso...ma se uno è socialista che deve fare? Ruba il pallone? E se uno è democristiano..cha fa, quando viene sostituito per una squadra rientra subito con la maglia dell'altra?
E se uno è radicale? Si fa una canna a bordo campo ed inizia lo sciopero della fame?
E se è di Forza Italia? Fa una dichiarazione per poi smentirla un minuto dopo, dando dei bolscievichi ai giornalisti?
E ancora, il giocatore leghista quando viene sostituito cosa fa, manda a quel paese la curva sud?
Non ci pare ci sia relazione tra l'essere offeso e sbandierare la propria fede politica, se non per il fine di provocare casini.
Soprattutto alla luce degli ultimi fatti di Valencia e delle nuove norme appena approvate in Parlamento, ci sembrerebbe più appropriato mettere i tornelli all’ingresso degli spogliatoi.
Altroché!
1 commento:
sante parole!!
Franz
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