lunedì 1 ottobre 2007

Un passo indietro

Il Siena torna purtroppo sconfitto dalla trasferta in terra di Sardegna.
Brutta partita quella giocata dai bianconeri al Sant'Elia, squadra abulica e priva di quella determinazione necessaria per rimontare il goal di svantaggio.
Sull'andamento della partita ha decisamente pesato l'incapace arbitro Brighi che al 6° del primo tempo ha assegnato ai sardi un rigore che definire generoso è riduttivo.
Che l'arbitro l'aveva fatta grossa lo avevano capito tutti, anche il quarto uomo, Farina (bono anche quello...) che da quel momento tramite l'auricolare ha praticamente “teleguidato” l'arbitraggio di Brighi per tutto il primo tempo.
Ce la faremo mai a vedere una partita della Robur che non venga condizionata in un modo o in un altro dal direttore di gara? Non è più tollerabile che questi “signori” in maglia gialla sfoghino le loro smanie di protagonismo a spese di società che hanno poco peso politico!
Se quel rigore lo avessero dato contro l'Inter o il Milan ci sarebbero state polemiche e moviole per tutta la settimana...
L'ennesimo errore arbitrale tuttavia non può e non deve costituire un alibi, passiamo quindi all'analisi della prestazione della squadra.
Sicuramente partire con un goal di svantaggio contro un'avversaria di pari livello ha pesato non poco, sia sul morale che sull'assetto tattico. Mandorlini aveva messo in campo uno schieramento prudente con Bucchi unica punta, supportato da 5 centrocampisti. Le intenzioni erano chiare, contenere le folate offensivi dei Cagliaritani che avrebbero sicuramente cercato la vittoria, ripartendo in contropiede grazie alla velocità dei due esterni, De Ceglie e Jarolim. Preso il goal dopo appena 6 minuti la squadra in campo era probabilmente troppo difensivista per una partita in rimonta.
Nonostante questo una reazione, anche se non così marcata, c'è stata: siamo andati vicinissimi al pareggio con Galloppa, che ha sbagliato praticamente un rigore, e De Ceglie che a porta vuota ha calciato alto.
Poi fine del Siena.
Scarsa aggressività, poche idee, nessun tiro in porta, nessuna azione degna di nota a parte il colpo di testa di Loria e il tiro di Corvia in pieno recupero, su cui Fortin ha fatto un mezzo miracolo.
Quali sono le considerazioni da fare?
I timori che nutrivano buona parte dei tifosi subito dopo la campagna acquisti purtroppo stanno avendo conferma dal campo: questa squadra è troppo Maccarone-dipendente. Senza Big-Mac l'attacco ha perso tutta l'incisività e la grinta che aveva fatto vedere nelle ultime partite. Purtroppo in sede di calciomercato non si è provveduto a trovare una valida alternativa e ieri si sono viste le conseguenze.
Non abbiamo un giocatore che dia profondità alla manovra, che riesca a inserirsi nell'area avversaria e rendersi pericoloso.
In molti abbiamo avuto l'impressione che nel secondo tempo Brighi, forse resosi conto del suo errore, fosse più bendisposto verso i bianconeri e che se fossimo riusciti a creare qualche mischia in area magari ci sarebbe scappato un rigore, invece niente di niente, qualche tiraccio da lontano e basta.
Corvia ha ormai praticamente esaurito tutti i bonus per dimostrare di essere un giocatore da serie A, la sua migliore specialità infatti sono le simulazioni; Frick entra in campo, corre, corre, ma quasi mai è funzionale alla manovra in attacco; Bucchi ha fatto un gran lavoro, ha preso molte palle di testa, ha fatto molte sponde, ma per chi? Nessuno dei suoi compagni infatti è stato in grado di interagire con lui per arrivare perlomeno al tiro.
Ci sarebbe il baby Forestieri, su cui forse si potrebbe puntare un po' di più. Ieri con le squadre lunghe e affaticate dalla temperatura elevata un giocatore che fa del dribbling e della velocità le sue armi migliori avrebbe sicuramente creato problemi alla retroguardia del Cagliari, invece il talentuoso argentino è rimasto in panchina.
Inoltre si continuano a sbagliare goal incredibili e in serie A se di due occasioni clamorose non riesci a sfruttarne nemmeno una vincere diventa difficile.
Alla difesa c'è da dire poco, forse è il reparto che funziona meglio.
A centrocampo le note negative vengono da Vergassola che sta decisamente attraversando un momento no e da Codrea che commette sempre falli ai limiti del regolamento che gli valgono perlomeno un'ammonizione, condizionandone la prestazione. Ieri anche Galloppa, De Celgie e Jarolim sono stati meno efficaci del solito.
Anche Mandorlini ieri non ha brillato. La formazione di partenza era probabilmente quella giusta per la partita che aveva in mente di fare, ma una volta preso il goal ha sicuramente aspettato troppo a renderla più offensiva e ha inserito gli uomini sbagliati. E poi, consentiteci, quel rosario..., c'è proprio bisogno di farsi ridere dietro da tutta l'Italia calcistica?
Per concludere, ieri la prestazione della Robur ha costituito un notevole passo indietro rispetto alle buone prestazioni con Roma, Milan, Torino e Atalanta.
La speranza è naturalmente che si sia trattato di una giornata storta; domenica infatti arriva l'Empoli, diretta concorrente per la salvezza, che ci precede di due punti in classifica. Vincere significherebbe metterli dietro ma sopratutto darebbe una bella iniezione di fiducia a tutto l'ambiente, anche perché quasi tutte le nostre dirette concorrenti un colpo da tre punti sono riuscite a farlo e la classifica sta lentamente allungandosi. Diventa indispensabile quindi vincere per rimanere nel gruppo e non assumere quel ruolo di vittime predestinate da cui poi diventa difficile uscire.
Domenica vogliamo i tre punti... arbitro permettendo ovviamente...

Vomerone

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