giovedì 15 novembre 2007

In trasferta a: Udine

Dimmi cosa mangi (e bevi) e ti dirò chi sei.
Non ho idea di chi abbia detto questa frase, ma cerco sempre di tenerla a mente.
Nei miei (pochi) viaggi in Italia e all’estero mi sono comunque dato l’obiettivo di “assaggiare” sempre le tipicità dei luoghi che vado a visitare.
E i sapori e gli aromi mi hanno sempre confermato che ogni prodotto tradizionale và gustato dove viene prodotto.
Ma che c’entra la Robur? Beh, la Robur è una passione e per viverla meglio ho provato in alcune occasioni a passare 2/3 giorni nelle campagne delle città che ospitavano il Siena. Il mix è stato ottimo. Allora provo a dare alcuni suggerimenti per chi fosse tentato di fare altrettanto.
Udinese Siena del 25 Ottobre.
Vicino ad Udine ci sono numerosi agriturismi, un po’ per tutte le tasche.
Consiglio quelli un po’ fuori dai circuiti commerciali o che comunque abbiano una vera Azienda Agricola alle spalle. Infatti nel caso sarà più facile mangiare veri prodotti tipici spesso fatti con materie prime prodotte da loro.
Allora http://www.paginebianche.it/ e digitare agriturismo in Friuli Venezia Giulia.
Il mio consiglio è di individuare un agriturismo che faccia anche ristorazione, poiché la qualità trovata sino ad oggi è di gran lunga superiore alla media dei ristoranti.
Assolutamente da assaggiare il FRICO ( sarebbe il fratello bono del Frick ) e la polenta che vi sarà propinata in numerose ricette, nei secondi il maiale la fa da padrone, io proverei il Muset. Il Muset e' il cotechino tradizionale del Friuli, si prepara con parti del maiale grasse e magre che vanno macinate con spezie, cannella, noce moscata, pepe nero, coriandolo e peperoncino. In base alla tradizione il Muset va servito bollito con "brovade", (rape fermentate nelle vinacce), e talvolta anche con i fagioli.
Passando alla parte liquida, c’è da sbizzarrirsi, il Friuli ha una grande tradizione in fatto di vini e grappe. Bene provate il Refosco dal Peduncolo Rosso del quale vi segnalo un approfondimento perché secondo me davvero lo merita. La grappa non la bevo e quindi taccio.
Prima o dopo la partita qualche giratina bisognerà pur farla.
Tra le visite “obbligate” c’è sicuramente San Daniele del Friuli, piccolo centro posto su una collina, famoso per il suo unico e omonimo prosciutto.
“Il prodotto tipico” lo potete trovare ovunque, bar, osterie, ristoranti, alimentari. L’invasione di “fabbriche” di marchi nazionali ne ha purtroppo standardizzato la qualità, ma di buona qualità comunque si tratta. E allora ci vuole un bel pranzetto veloce o una merenda a base di prosciutto e un bicchiere di vino prima di salutare San Daniele.
A San Daniele poi troverete un piccolo museo delle due grandi guerre. Tra reperti di ogni genere sarete ricevuti da un alpino dal fisico imponente, il sig. Enzo Burbera, che vi metterà un po’ di soggezione. Parlando scoprirete che ha un incredibile odio verso le armi e la guerra. Bene provate ad aggraziarvi le sue simpatie, se tutto è andato bene lo scoprirete all’uscita, perché nel caso vi farà accomodare di fronte ad un grande camino e tirerà fuori da un antro nascosto una “bordolesina” di liquido dorato.
Si tratta di un nettare dal sapore meraviglioso, un vino che non si trova in commercio, lo chiamano semplicemente Fragolino. Viene prodotto con uva fragola lasciata appassire, più o meno il procedimento del nostro Vinsanto, ma mantiene quell’inconfondibile sapore che solo i prodotti “fatti in casa” sanno mantenere.
Consiglio anche Palmanova, la città Stella.
Poi c’è Cividale del Friuli, un po’ lontana ma certamente meritevole.
N.B. Se con voi avete moglie e/o figlioli evitate il centro commerciale vicino allo Stadio, non ne caverete le gambe.

Da mettere in valigia nel viaggio di ritorno, con le solite controindicazioni, che i prodotti portati a casa non mantengono mai il sapore che hanno sui luoghi di produzione, ci sono formaggi e vini.
Tra i formaggi il Montasio è quello più famoso, protetto da una DOP, ma c’è anche un’ottima Ricotta affumicata. Tra i vini, restando sul Grave e l’Annia, da provare i Cabernet Franc e Sauvignon, il Merlot, i Pinot e il Tocai. Prodotti più tipici e particolari il Refosco di cui già vi ho detto e il Franconia vino doc prodotto nelle sole province di Udine e Pordenone.
L’anno scorso ci siamo portati a casa anche “tre pappine”.
Io quest’anno proverei a lasciarle a loro.

Rambotti

4 commenti:

Unknown ha detto...

Grande Rambo!!!!!!
A te Veronelli e il Gambero Rosso ti fanno un baffo.


Tashunka

Anonimo ha detto...

Mammaaaa ......voglio andare a Udine con Rambotti .........
mi ci mandi?


Franz

TDF ha detto...

Prossimamente sui grandi schermi la domenica a pranzo: Linea Bianconera condotta da Rambotti con prestigiosi ospiti in studio.

Anonimo ha detto...

Caro Totuccio te lo dìo io chi dovete invità.. il mago Otelma, Vanna Marchi, il Conte Scoglio e poi a capo tavola (accanto a te) Solange e il tu zio Malgioglio.. sempre tuo Beppe