mercoledì 28 maggio 2008

Lo stadio che non vogliamo

Il servizio di Repubblica sui nuovi stadi italiani ci fornisce lo spunto per tornare sul progetto del nuovo stadio di Siena previsto all’Isola d’Arbia.
Premettiamo di nutrire forti dubbi sulla necessità di allontanare dal centro lo stadio.
Il perché è chiarissimo. Innanzi tutto la vivibilità del centro della città, che ritorna, seppure per poche ore, piacevole ritrovo dei senesi che passeggiando dal centro o dalla vicina periferia amano raggiungere tranquillamente lo stadio. È una vecchia tradizione (magari anche quella di arrivare all’ultimo momento…) che ci rassicura e ci ha sempre fatto sentire un po’ diversi dagli altri. Ricordiamo poi l’alto numero di anziani che, da sempre appassionati della Robur e ancora abitanti in maggior parte le zone centrali della città, avrebbero in pratica l’impossibilità di dirigersi così lontano dal centro. Per non parlare delle attività commerciali (pensate ai ristoranti ed ai bar che si affollano di tifosi sia senesi che ospiti) che, e forse se ne renderanno conto troppo tardi, rimarranno sicuramente svantaggiate dallo spostamento.
Anche la nuova locazione dello stadio è abbastanza strana. Capisco la necessità di sviluppare la zona sud della città, ma la soluzione dell’Isola d’Arbia ci porterebbe troppo lontano da questa, e anche la viabilità, che seppure sarà rinforzata (lo sarà per tempo?) non può assolutamente reggere il flusso concentrato (e laggiù, davvero, a piedi non arriverebbe nessuno!) di migliaia di veicoli nell’arco di una mezz’ora, prima e dopo la partita, per non parlare dei tifosi ospiti che certo non potrebbero arrivare incolonnati insieme ai locali!
Passando al progetto, dobbiamo veramente ancora trovare qualcuno, al di fuori del “palazzo”, che lo abbia apprezzato. Se comprendiamo la scelta di avere un basso impatto sul panorama circostante (magari dopo vent’anni allora buttiamo giù quel silos all’Isola d’Arbia…) l’opzione “infossamento”, aggiunto alla sciagurata curva in erba, fa indubbiamente pensare a dei grossi problemi di drenaggio, in una zona in cui, peraltro, l’umidità non manca, come da secoli tutti sappiamo a Siena.
Abbiamo chiamato “sciagurata” la curva, perché altro termine decente non ci veniva. Indecenti invece ce ne venivano tantissimi. A parte i suddetti problemi “idrici” l’assenza di una curva, oltre che togliere quell’atmosfera raccolta che gli stadi inglesi sanno dare, farà sì che gli ospiti saranno piazzati accanto alla gradinata, in posizione perciò pericolosa (a meno di non creare un vuoto assurdo, vista la locazione più felice dello stadio, proprio nel mezzo del campo) ma anche privilegiata, in confronto con gli “ultras” locali, ed oltre tutto in bella mostra per le telecamere presenti nella tribuna opposta.
La visuale di Siena, prevista poi per motivare fra l’altro questa bislacca scelta, ce la potremo scordare, visto che fra cancelli, mura e reti (necessarie, visto il posizionamento della struttura sotto il livello del suolo, per la normativa sulla sicurezza) non potremo che vedere il cielo, che spereremo essere sempre sereno, visto anche che non si parla di coperture complete, altro assurdo passo indietro rispetto alla tendenza ingegneristica mondiale in materia di stadi.
Forse ci sarebbero anche altri particolari da citare (ah già, il costo…) ma ci sembra che siano più che sufficienti quelli che abbiamo elencato per sostenere l’improponibilità, per noi tifosi (che poi saremmo gli utenti della struttura no?), ma anche per la città intera, della soluzione scelta per il nuovo stadio.
Insomma ci stanno facendo traslocare di forza e in una struttura che è tutto meno che uno stadio di calcio; se almeno il progetto fosse decente forse la nostra riottosità sarebbe minore ma di questo stadio nuovo, oltre a non vederne la necessità, non ci piace né la locazione né la struttura.
L’utente finale di questo stadio, cioè noi Tifosi, sarebbe bene che venisse ascoltato non solo in campagna elettorale ma anche quando viene costruito qualcosa che riguarda noi e Siena nella sua globalità.
Visto perciò che non sono poche le perplessità sul progetto e visto anche che ci sono ancora dei punti non chiariti (capienza, copertura, tempistica), non sarebbe male se l’amministrazione cittadina organizzasse un dibattito pubblico sull’argomento.

6 commenti:

Davout ha detto...

Facciamoci sentire. Sarebbe interessante stimolare un dibattito, prima sulla carta stampata, ma soprattutto di persona con chi ci vuol propinare questa roba. Anche se solo riuscissimo a mettere qualche dubbio, a far cambiare qualche piccola cosa, sarebbe un successo.

Anonimo ha detto...

Dire che fa cacare è sufficiente?
Ma si può vedere uno stadio con un greppo e scoperto?
Siamo veramente al ridicolo.Era troppo difficile fare uno stadio all'inglese tutto coperto con curve e gradinate?
Si vede si!!!

Anonimo ha detto...

Dire che fa cacare è sufficiente?
Ma si può vedere uno stadio con un greppo e scoperto?
Siamo veramente al ridicolo.Era troppo difficile fare uno stadio all'inglese tutto coperto con curve e gradinate?
Si vede si!!!

momo

Unknown ha detto...

Più che il dibattito....andrebbe fatto il battuto con il genio che l'ha progettato (che evidentemente non ha mai visto nè uno stadio vero, nè una partita di calcio) e, soprattutto, con chi gli ha detto: "Bravo!!! Bel lavoro...si sceglie il tuo progetto".
Ma da una amministrazione comunale che ha costruito la risalita del Costone, "l'edificio lineare", c'ha messo 10 anni per fare un ponte su una ferrovia, ha approvato la costruzione a 30 mt da una cinta muraria del 1300 di una Base Luna (la DG del MPS)...che cosa vi volete aspettare??
Uno stadio col greppo, appunto.

Anonimo ha detto...

Gli stadi moderni prioritariamente devono rispondere a un'esigenza benprecisa: permettere al tifoso di assistere all'evento nel maggior comfort possibile, che si traduce in: facilità nel raggiungere lo stadio, nel parcheggiare la macchina, non bagnarsi quando piove, vedere BENE la partita da ogni settore, servizi igienici dignitosi, massima sicurezza per quanto riguarda le tifoserie ospiti.
Lo stadio progettato non risponde a NESSUNA di queste caratteristiche, se ne deduce che chi lo ha progettato non va a vedere le partite di calcio.

Anonimo ha detto...

Cari amici tifosi anche l'Ass. Grilli Parlanti si è occupata della faccenda del nuovo stadio ! Guardate su:

http://www.grilliparlanti.org/?p=121

Noi siamo preoccupati per quei 60mln di euro che il Comune (ovvero NOI) tirerà fuori per i nuovi impianti. Ma forse forse tanto vale lasciare lo stadio dov'è e sistemare le disastrate strade della città !!!!!