
Tutti sapete com'è andata, il Milan va in vantaggio, la Robur pareggia meritatamente, la partita è in equilibrio, equilibrio che viene rotto solo dal solito suddito di turno in casacca gialla, Celi di Campobasso.
Al di là dell'esito della partita quello che più mi ha irritato sono stati i commenti dei telecronisti di Sky e quelli del dopo partita dei giocatori e del mister del Milan. Tutti più o meno hanno detto che il rigore c'era perché i nostri giocatori non hanno protestato più di tanto. Se ci si attacca a questo per giudicare un episodio di gioco siamo proprio alla frutta. Praticamente il giudizio su una decisione arbitrale è legato indissolubilmente alla vivacità della protesta della squadra danneggiata.
Roba da matti!
Questa lettura riduce il calcio a una comparsata dove coloro che sanno recitare meglio una parte vengono favoriti. Proteste plateali avrebbero indotto l'arbitro magari a pareggiare i conti inventando un rigore anche a favore del Siena. Condizionare PSICOLOGICAMENTE il direttore di gara, questa è la tattica da adottare. In questo Inzaghi è un maestro. Si lamenta sempre, tutti i fuorigioco che gli hanno fischiato erano sacrosanti, qualcuno anche di un paio di metri, ma lui si è lamentato continuamente, con quella faccina a vittima e il labbrino penzoloni (che manate!). Se un giocatore lo sfiora casca sempre in terra e si lamenta, SEMPRE. La sua tattica è evidente, gioca sui numeri, "prima o poi un rigore me lo danno, l'arbitro può non ascoltare le mie proteste per un po' ma alla fine è costretto a darmi ragione, altrimenti sembrerebbe prevenuto".
Il rigore dato ieri nasce proprio da questo, si è lamentato per tutta la partita, alla prima occasione dubbia l'arbitro ha potuto dimostrare che non era prevenuto nei suoi confronti. Inutile dire che a parti invertite ci sarebbero state discussioni per giorni con moviole vere, virtuali etc. etc.
Inevitabile il raffronto col rigore non dato su Jarolim domenica scorsa. Il giocatore bianconero rincorreva la palla, un difensore del Catania gli è letteralmente franato addosso, secondo l'arbitro non era rigore. Ieri Inzaghi cercava di prendere il pallone, quando si è accorto che non l'avrebbe prreso si è buttato. Almeno Jarolim aveva ancora la possibilità di continuare l'azione, ma Inzaghi quale danno avrebbe ricevuto dalla comunque inesistente spinta di Portanova? Si ritorna al solito problema, un episodio analogo per il Milan diventa rigore, per il Siena no.
E i vari commentatori "sportivi" cosa fanno? Invece di fare un'analisi strettamente tecnica si limitano a dire "è un po' dubbio, ma i senesi non hanno protestato più di tanto, quindi c'era...".
Perchè non si prova a ribaltare il concetto? Io credo fermamente che i nostri giocatori siano intelligenti sopra la media dei loro colleghi perché hanno capito che quando il rigore è fischiato indietro non si torna (sopratutto se giochi nel Siena). Protestare oltremisura serve solo a perdere tempo prezioso e rimediare un paio di cartellini che magari ti compromettono del tutto la partita in corso e anche quella successiva in caso di espulsione o giocatori diffidati. Hanno capito che se giochi nel Siena adottare tattiche da furbetto non paga, meglio macinare gioco e vincere le partite GIOCANDO A CALCIO!
Purtroppo questo concetto resta ignoto a molte altre persone dell'ambiente, dando così man forte ai vari Inzaghi delle grandi squadre, trasformando a poco a poco il calcio in una gara a chi "frega" meglio, dove però vincono sempre i soliti, perché il giudice non è imparziale.
Di questo passo, ai ragazzi che iniziano a praticare questo sport, oltre ai fondamentali, andranno anche insegnate le tecniche di recitazione di base, e magari anche quelle usate dagli stuntman, così le cadute simulate sembreranno più reali.
Proprio così.
Alla fine gli stage di specializzazione verrano tenuti non più a Coverciano ma all'Actor Studio di New York, sicuramente in futuro daranno risultati migliori di meticolosi allenamenti tecnico-tattici e faticose preparazioni atletiche.
Vomerone
Nessun commento:
Posta un commento