lunedì 24 agosto 2009

SIENA-Milan, pagelle

Puntuali come le tasse tornano le pagelle meno obiettive della storia della critica sportiva…
Esordio sfortunato per un Siena che difficilmente può però essere valutato visto il valore dell’avversario. E soprattutto si deve premettere che ogni critica è ovviamente limitata alla partita di ieri. Dunque: non siamo stati travolti, abbiamo messo grinta e entusiasmo in alcuni tratti, ma certo non abbiamo mostrato un gran gioco. La cosa da notare subito è che in campo sono finiti gli 11 giocatori (a parte Fini…) che avrebbero giocato l’anno scorso se fossero mancati di colpo Kharja, Galoppa, Coppola, Zuniga e Portanova e tutti nei ruoli più o meno dove li avremmo visti giocare. Solo una constatazione (tendenziosa, lo ammetto) su come la campagna acquisti abbia così poco influito almeno sulla partita di ieri.
CURCI – fa una grande uscita nel primo tempo, poi ha poca colpa sui gol. Reattivo nel secondo tempo. 6
ROSSETTINI – Ancora in una posizione in cui non può giocare. Poi di fronte si trova un fenomeno che andrebbe via a chiunque. 5
FICAGNA – Spesso in difficoltà cerca di fare la spalla al compagno di reparto che invece cerca a sua volta lo stesso ruolo col risultato che non di rado non c’è intesa e la difesa balla da far paura. 5
BRANDAO – Qualche buon intervento ma…vedi sopra. 5,5
DEL GROSSO – Come al solito delle buone diagonali ma anche il brutto vizio di farsi sbucare i giocatori da dietro. Spinta quasi insignificante. 5
CODREA – Suoi alcuni buoni recuperi ma non fa filtro sufficiente su Ronaldinho, lasciandogli il tempo di tornare indietro, girarsi, alzare la testa e lanciare al bacio. Un po’ di pressione forse lo avrebbe infastidito…no? Nessuna idea per le ripartenze. 5,5
VERGASSOLA – non invecchia mai (speriamo…) si batte e lotta pur con i suoi conosciuti limiti di precisione. Si fa valere come capitano nel finale convulso. 6,5
FINI – E’ il cardine del miglior momento del Siena nel primo tempo, poi scompare vista pure l’età e deve per forza uscire. Ci possiamo permettere sempre questo (relativo) lusso? 6
JAROLIM – Fedele esecutore di ordini si mette a fare un lavoraccio per lui, ma siccome non è tipo da tirarsi indietro si fa trovare più del previsto, ma non è ovviamente Kharja. Bravo comunque, seppure un campionato intero, lì, non ci potrà stare. 6,5
MACCARONE – E’ il nostro giocatore di maggior classe, quest’anno più che mai, e tutto gira intorno alla sua pericolosità. Deve, al solito, girare spesso largo, ma si fa trovare anche puntuale per un gran colpo, nel secondo tempo, che per poco non ci avrebbe fatto saltare tutti… 6
GHEZZAL – Se gioca da punta magari segna, pur non strabiliando. Poi, ovviamente, viene rimesso in una posizione per lui totalmente incongrua. 6
EKDAL – Poco tempo per valutarlo, però fa una gran progressione mostrando di avere stoffa. Peccato che l’intesa con gli altri sia limitata. 6-
PAOLUCCI – finisce in panca, e quando entra, forse a causa della voglia di strafare in poco tempo, non compiccia nulla ed è solo nervoso. 5
REGINALDO – Difficile trovargli posto con questo schema e quindi si arrabatta ma non incide minimamente. 5
GIAMPAOLO – E’ dura, per chi stende queste righe, astenersi dall’infilarci valutazioni sui comportamenti di questa estate o sulle modalità di preparazione della squadra, però possiamo dire che ripete lo schema di anno, pur con uomini diversi, provandoci Jarolim che forse non convince appieno ma neanche delude, e questo è un segno positivo. Per il resto è “costretto” a mettere Rossettini a destra (ma è possibile che in qualche mese non abbia pensato nulla di diverso, anche solo per questo match quando si sapeva che ci sarebbe stato di fronte Pato? Chessò, metterci Rossi..). Poi nel secondo tempo, per tentare di recuperare, rabbercia una squadra sconclusionata con 4 punte (e di nuovo Ghezzal a vagolare da trequartista posticcio) e da quel momento mette una parola fine alla partita. 5-

Davout

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