Ennesima sconfitta sonante per una squadra che non riesce a far quadrare quasi nulla del proprio assetto e del proprio gioco. Dopo la clamorosa imbarcata del prima tempo, in cui nulla va come dovrebbe, nel secondo ci si ripiglia un po’ (non dimentichiamo però che il Genoa ha giocato giovedì...), ma non basta. Bisogna comunque provarci, magari se il timoniere del momento riuscisse a fare uno sforzino per uscire dalle malefiche influenze residue dell’allenatore bravo-bravo non sarebbe cosa fatta male...
CURCI – Gli arrivano da tutte le parti e può far poco sulle reti meno che quando gli rimbalza addosso malamente un tiro non irresistibile. 5
ROSI – Le sue carenze sono drammatiche, ma non si può lasciare solo su quella fascia (anche l’anno scorso gli stessi errori lì...). Fa di peggio davanti alla porta avversaria. 4,5
DEL GROSSO – E’ una sciagura senza fine, che temo non ci toglieremo di dosso neanche con la trielina. Enumerare anche i soli errori di posizione richiederebbe troppo tempo. 3
FICAGNA – Frastornato ma soprattutto fermo come un macigno in diverse situazioni. 5
BRANDAO – Anche per lui purtroppo una prova infelice, decisamente al di sotto del suo standard. 5
CODREA – Un po’ di copertura, ma poca anche di quella, poi in riproposizione offensiva non da quasi niente. 4,5
VERGASSOLA – Non si può negare che il capitano faccia il possibile per evitare la catastrofe. 6
EKDAL – Non ci è sembrato al meglio seppure provi a fare qualcosa in avanti. Non sembra trovarsi a suo agio con questo schema di centrocampo. 5,5
JAJALO – Prova decisamente incolore per il giovane croato che forse sente parecchio il peso dell’aggressività genoana. 5
GHEZZAL – Il suo scapeare a giro per il campo, per linee quasi mai verticali, è quanto di più penoso si possa vedere su un campo di calcio. Come siamo riusciti a ridurre così un discreto giocatore d’area me lo devono spiegare. 5
MACCARONE – Encomiabile, vigoroso, coraggioso. Poco da dire per chi è non una, ma tre spanne sopra i compagni. 7,5
FINI – Messo in campo in una posizione non ottimale, ma si arrangia. 6-
PAOLUCCI – Per la sola ripicca di tenerlo sempre fuori o addirittura in tribuna ci sarebbe da querelare qualcuno per danni. Non salverà da solo la patria ma usiamolo, accidenti! 6,5
REGINALDO – è l’idea in sé di ala che funziona, più che la prestazione di Reginaldo... 6-
BARONI – per quanto si arrabatti (e per questo non si può che dargli appoggio) non esce in toto dalle brutture del suo predecessore (quello bravo-bravo). La difesa è sì scarsa ma anche mal disposta, il centrocampo vive dei soliti equivoci letali. La cosa che più stupisce è che a fine partita sia convinto di aver coperto, con i suoi schemi, le fasce a sufficienza (contro una squadra che ci vive per poi stringere al centro al limite dell’area). 5 (di fiducia).
FRITTURA DI PESCE – altissimo il livello prestativo delle triglie. Encomiabile l’autostima dei gamberi e dei totani. Alto tasso di mortalità generale però... Costituisce la nota lieta delle giornata genovese. 8
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