Ci sono due categorie di persone: quelle che dagli errori cercano di trarre degli insegnamenti per evitare di ripeterli e quelli che fanno finta di niente e continuano, imperterriti, a sbagliare.
L'attuale proprietà della Robur e i suoi collaboratori più stretti sembrano proprio appartenere alla seconda specie.
Più volte su questo blog abbiamo messo in evidenza questa loro mancanza di professionalità, di correttezza, sopratutto di STILE. Allenatori cui prima si promette una conferma e a cui invece si fanno fare viaggi a vuoto e ore di inutile attesa; giocatori che hanno scritto pagine di storia della Robur liquidati in un assordante silenzio, senza nemmeno una telefonata di spiegazione; professionisti seri che per anni hanno messo la loro professionalità al servizio del Siena mandati a casa senza apparente motivo a un anno dalla pensione.
Insomma, questi non vanno per il sottile, se qualcuno non lo vogliono più gli danno un calcio nel culo senza se e senza ma.
Per quello che ci riguarda è un atteggiamento da deprecare, che non ci rappresenta né come tifoseria, né come città. E il bello è che, nonostante questo venga fatto notare, loro continuano imperterriti nella loro condotta scorretta e inopportuna.
Nelle ultime ore si sta aggiungendo un'altra voce all'elenco delle "gazzillorate" dell'attuale dirigenza, il "nuovo" caso Beretta, tra l'altro strettamente collegato con il caso Baroni.
L'allenatore lombardo è stato contattato per sostituire l'attuale mister, Baroni, chiamato sulla panchina bianconera appena due settimane fa con proclami che ne inneggiavano le doti e lo confermavano fino a fine campionato.
La trattativa con Beretta non viene tenuta affatto riservata, anzi, trapelano addirittura i particolari dell'accordo che sembra potersi realizzare nell'immediato; aldilà della contentenzza per il ritorno di Beretta non si può non sottolineare la grave mancanza di rispetto nei confronti di Baroni, che mentre la trattativa veniva resa nota, doveva scendere in campo (e vincere tra l'altro) per la partita di Coppa Italia contro il Grosseto.
Ma non è finita qui. Come due anni fa la conferma, che sembrava imminente, tarda ad arrivare, passa un giorno, passano due, si perde tempo prezioso, si ha l'impressione che Beretta abbia fatto l'ennesimo viaggio a vuoto.
All'inopportunità "professionale" di un tale comportamento si aggiunge quella "tecnica". Se l'accordo con Beretta non dovesse concretizzarsi, con che spirito Baroni continuerebbe ad allenare? Tutta questa ridda di voci sarebbe solo un ulteriore elemento di destabilizzazione di un ambiente già in difficoltà.
Nel frattempo la stampa nazionale comincia, giustamente, a irriderci.
Cosa dire, se non che non ne possiamo davvero più di questa gente, di questo modo di comportarsi lontano da ogni regola di correttezza e professionalità, e sopratutto che va contro ogni logica e contro gli interessi della Robur.
Non abbiamo mai chiesto la luna, vorremmo soltanto vedere le cose fatte per bene con i mezzi disponibili.
E invece sempre peggio, si continua con i soliti errori aggiungendone altri.
A meno che per questi personaggi non si tratti di errori ma di una condotta assolutamente normale.
Allora si che ci sarebbe da preoccuparsi, perchè sarebbe l'ulteriore conferma che non sbagliano in buona fede, ma solo perché sono incorreggibili.
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