lunedì 3 maggio 2010

Le pagelle dell’anno

Dopo un anno di (discontinue) pagelle ecco quelle annuali; è impresa non indifferente, anche se è piuttosto la quantità dei valutati che dovrebbe scoraggiarmi di più. Ci provo, perdonate se qualche prestazione me la sono dimenticata, l’anno è lungo e il saporaccio che rimane in bocca alla fine influenza un po’ tutto.

CURCI – Più che degno portiere di serie A. Ci ha salvato in tanti match da imbarcate ancora più grosse, coprendo spesso le lacune della squadra. Ha avuto un periodo abbastanza nero, che ci ha fatto dubitare delle sue qualità, ma il problema forse era dovuto all’insicurezza che, pure in lui, trasmetteva la difesa scadente. 6,5
PEGOLO – Poco in campo, non ci ha impressionato, ma come riserva può andare. 6
ROSSETTINI – Sarebbe stato uno dei settantaquattro centrali del Siena, ma ha giocato (pochissimo) da terzino, dove è obiettivamente scarso. Peccato per l’infortunio. 5,5
FICAGNA – Annata scadente di un giocatore che l’anno scorso aveva goduto dell’aura benefica di Portanova. 4,5
BRANDAO – Un vero tracollo per questo ragazzo portoghese che ci aveva impressionato lo scorso anno. Vale per lui il discorso di Ficagna. 4,5
TERZI – Spacciato per sostituto di Portanova da alcuni venditori di fumo, si è rivelato sul campo ciò che è in realtà: un bravissimo ragazzo. L’aspetto “giocatore di serie A” non è che sia venuto fuori molto...5
CRIBARI – Arrivato per raddrizzare la baracca difensiva non ha peggiorato le cose, ma certo le amnesie difensive non ce le ha fatte mancare. 5,5
PRATALI – Ennesimo centrale difensivo, giocatore di mobilità imbarazzante, ha fatto il possibile accanto al compagno che ben conosce. Ma il risultato non è stato un granché. 5,5
ODIBE – Il ragazzone nigeriano farà strada. Per adesso deve maturare e...giocare in una situazione di squadra più favorevole. 6-
MALAGO’ – Arrivo tappabuchi (ennesimo) per la difesa; non li tappa però. 5
DEL GROSSO – Scomodo lascito di Giampaolo, gli somiglia nel parlare e nel ragionare. Se Giampaolo giocasse a calcio invece di allenare, giocherebbe male come Del Grosso. L’impegno non si nega, ma rimane per i tifosi del Siena una triste certezza: i goal presi dalla sua parte, con l’attaccante che lo aggira...4,5
ROSI – Gioca troppo presto forse, quando ancora non è in forma, e questo pregiudica le sue prime prove. Poi fa vedere in diverse partite di essere uno dei pochi che spinge e ci mette l’anima. 6
ROSSI – Anche lui semiscomparso quest’anno. Pochissime apparizioni senza brillare. S.V.
CODREA – In una pagella dell’anno avevo scritto: “ha la fantasia di una carpa in una vasca, e il passaggio all’uomo più vicino, a due all’ora, è la sua specialità”. In un’altra: “il più delle volte è in difficoltà e esce fuori il pezzo peggiore del suo repertorio: palla e gamba”. Detto tutto. 4
GENEVIER – Poteva fare sicuramente meglio, ma è stato usato poco e male e rimane una delle occasioni perse dello sciagurato Siena di quest’anno. S.V.
PARRAVICINI – Di lui ricorderemo sempre due cose: la prestazione con la Samp, inconcepibile a dir poco, e il suo nome nelle pagine sportive, con accanto scritto: “prosegue nel suo programma personalizzato”...S.V.
VERGASSOLA – Il capitano cerca di salvare sempre capra e cavoli e non di rado è anche uno degli attaccanti più pericolosi. Ha mille polmoni è una generosità insuperabile. Peccato manchi un po’ della giusta cattiveria di gioco. 6,5
TZIOLIS – Il greco è una sorpresa positiva, per la sua eleganza e precisione. E’, a dirla tutta, rapido come un bradipo, ma, come si suol dire dalle nostre parti, “ha rigiocato” e alla fine si merita abbondantemente la sufficienza. 6,5
EKDAL – Il giovane svedese deve ancora fare un po’ di gavetta prima di prendersi in mano, visto il ruolo, il centrocampo di una squadra di A. Forse in B, ma non resterà da noi. 6-
JAROLIM –Non ha mai fatto mancare il suo apporto che, seppure limitato, è sempre stato decente. Ma ha un gioco prevedibile e fondamentalmente innocuo. Più volte fuori ruolo (ma qual è il suo ruolo?). 5,5
REGINALDO – Doveva dare fantasia al nostro gioco. Ha portato solo un po’ di blanda spinta sulla fascia. Fisico impresentabile, azzecca alla grande un paio di partite. Il resto è mediocrità. 5,5
FINI – Altro amicone di Giampaolo e altro clamoroso flop. Qualche cross... e per il resto prove impresentabili con, oltretutto, l’autonomia di una sarda sul banco del pescivendolo. 4
JAJALO - Il giovanotto slavo appare spesso frastornato, ma non è tutta colpa sua. Ha dei numeri e migliorerà sicuramente. 6- (di fiducia)
GHEZZAL – Gran parte dell’anno lo passa correndo in lungo e (soprattutto) largo per il campo, senza che nessuno (neanche lui) capisca bene cosa stia facendo. Quando, per casualità o per precisa impostazione tattica, si trova vicino all’area, fa vedere qualcosa di buono. Ma pure qui gli errori abbondano... 5,5
PAOLUCCI – Poche apparizioni per un ectoplasma che a Siena doveva dare ben di più. 5
CALAIO’ – L’arciere non è proprio Robin Hood... ed è uno che spesso fa arrabbiare i tifosi per lo scarso apporto al gioco, ma forse se giocava qualche partita in più dall’inizio, non sarebbe stato male. 6-
MACCARONE – La sua stagione vive di fasi. Ha un picco importante in cui mostra di essere un superbo campione e poi ripiomba in una specie di apatia in cui non gli riesce più nulla. Ma speriamo che resti un nostro punto fermo. 6,5
LARRONDO – Anche lui subisce gli effetti nefasti dell’annata, però sa essere pericoloso e già sa usare i gomiti per difendere la palla. C’è però ancora del lavoro da fare. 6
GIAMPAOLO – Anche solo perderci tempo mi fa entrare il nervoso. L’annata inizia male con la manfrina estiva, risolta malamente dalla dirigenza, che lascerà anche in lui degli strascichi. Prosegue peggio. A commento totale uso ciò che scrissi per Parma-Siena sul blog: “un allenatore che ormai ci sembra perso in un suo mondo di pseudo-filosofia calcistica, che ci stimolerebbe solo il riso, se non ce lo trovassimo davanti di persona come mister della nostra amata Robur”. 4
BARONI – Ottimo allenatore di primavera, si è ritrovato inopinatamente a guidare una squadra di A. Ma stava anche a lui tirarsi responsabilmente indietro. 5
MALESANI – Chiamato al capezzale di una squadra decotta, fa il possibile, con i mezzi tecnici e professionali che si ritrova. Fa anche lui i suoi begli errori e non rimedia ad alcune lacune gravi della squadra, ma qualcosa ottiene e forse ad averlo avuto fin dall’inizio ci si sarebbe salvati. Vi sembra poco? 6-

1 commento:

Davout ha detto...

rispondo a chi (Tito mi sembra) sul sito dei Fedelissimi commentava dicendo che avrei dovuto firmarle.Evidentemente essendo in pratica quelle del muro ho seguito lo stesso uso del "nickname" altrimenti tutti avrebbero collegato quelle con queste presenti qui da tempo. Non capisco poi lo scandalo e il moralismo...l'uso degli pseudonimi è normale nell'editoria e nel giornalismo. E' chiaro che il caporedattore sa benissimo chi sono.