In quell'immagine di Conte che ributta letteralmente in campo l'esterno bianconero c'è l'essenza del nostro allenatore e la sua voglia di arrivare ad essere un numero uno come lo era anche da giocatore.
Chiaramente per farlo deve passare da un campionato vincente a Siena e ciò è la nostra migliore garanzia sul suo impegno e su quanto ci metterà di se stesso per cogliere l'impresa.
Pur essendo un grintoso io credo che il Mister si sia dimostrato una persona paziente o perlomeno una persona che intelligentemente ha dimostrato pazienza nei confronti di noi tifosi anche perchè facendo diversamente avrebbe creato uno strappo difficilmente ricucibile.
Si perchè dobbiamo ammettere che quest'anno essere l'allenatore del Siena non era proprio un boccon da ghiotti siamo onesti.
Venivamo da una stagione traumatica sotto tutti i punti di vista che a ripensarci mi ribolle il sangue ma Conte cosa ca...volo c'entrava?
Lui non aveva colpa di niente per quello che avevamo subito ma fin dall'inizio si è scontrato con un ambiente moscio per la retrocessione, incazzato per la vendita dei migliori, sfiduciato sul futuro.
Io credo che tante volte si sia morso la lingua preferendo tirare avanti convinto di ciò che faceva e della rosa a sua disposizione e che a tempo debito, quel galantuomo che è il tempo, gli avrebbe riconosciuto i giusti meriti.
Insomma un pò Mister ed un pò psicologo.
E quand'è che invece Antonio Conte ha perso la sua pazienza e si è avventato come una bestia ferita?
Subito dopo la sconfitta interna con il Piacenza; quella partita stregata che era importante anche per altri motivi e che invece, forse per la troppa voglia, la Robur ha perso.
Li il campionato del Siena poteva svoltare in negativo; la classica situazione dove con il secchio del latte pieno oltre metà gli dai un calcio e rovesci tutto.
Conte l'ha capito ed ha tirato fuori dal cilindro una sfuriata di Trapattoniana memoria che però, secondo me volutamente, è andata ben oltre le provocazioni ricevute per le quali poteva arrabbiarsi molto meno.
Ha salvato i tifosi e la Curva ma poi ha messo il caricatore ed ha sparato a raffica perchè voleva cementare la squadra nel momento più difficile del campionato.
Ha difeso i suoi ragazzi ben oltre il limite dandogli un nemico immaginario al quale dimostrare che loro valgono la promozione concludendo con:
"Non basta mai niente. Ripeto, parlo solo di alcuni, perché la Curva ci è vicina, i gruppi organizzati ci sono vicini.
Gli altri no e si sbagliano. Tutto questo mi dà ancora più forza, mi fa essere ancora più avvelenato. Perché noi ci andiamo in serie A, ma che poi nessuno salga sul quel cazzo di carro. Il Siena è una corazzata? E' una corazzata perché ci sono Perinetti e Conte? Ah... Ecco... Detto questo domani andremo a Modena cercando di ottenere un buon risultato."
Da allora 3 punti a Modena, 3 con la Triestina in casa, uno a Padova, uno in casa con l'Empoli e poi 9 punti con Crotone, Sassuolo e Frosinone.
Totale 17 punti in 7 partite e Novara staccato di ben 8 punti con l'Atalanta ad un tiro di schioppo.
E da allora, secondo me non per caso, squadra enormemente più cattiva.
Rossettini che a Modena tira una stecca ad un avversario e lo costringe ad uscire; mai visto fare una cosa del genere a Luca che ho sempre criticato per il suo esagerato buonismo.
Terzi, con tutta la squadra dietro, che si avventa a quel barbagianni dell'Empoli così come lo stesso Terzi a Frosinone va subito a difendere un compagno.
Aldilà del gesto questi sono segnali di quanto questo gruppo sia diventato coeso e lo è diventato grazie al suo allenatore.
Al rispetto che il Mister ha mostrato nei confronti di tutti; mi viene in mente la vicenda Paolucci in cui chiese ai giocatori se erano d'accordo nell'utilizzarlo quando il Siena si trovava in emergenza con gli attaccanti.
Questo come altri sono piccoli mattoncini che hanno costruito le solide fondamenta che la Robur di oggi si ritrova.
Così come si ritrova una condizione fisica brillante grazie alla voglia di non staccare nemmeno per le feste di Natale quando ha portato la squadra a lavorare a Messina ed il frutto di quei giorni oggi è sotto gli occhi di tutti anche perchè se non stai bene fisicamente non puoi interpretare bene il suo modulo di gioco.
Quel 4-2-4 per il quale spesso è stato criticato mi sembra funzioni benissimo perchè un conto è subire pochi goal, un altro concedere pochissime occasioni, anche nessuna in certi casi, all'avversario.
Aveva solo bisogno di trovare i giusti interpreti e che gli interpreti, soprattutto sulle corsie esterne, capissero cosa voleva da loro il Mister; che sicuramente non era stare lassù all'attacco lasciando tra se ed il compagno di difesa 50 metri di campo.
Insomma ha mostrato pazienza con l'ambiente, ha portato la squadra dove i tifosi volevano, ha rigenerato alcuni giocatori distrutti dalla retrocessione o da infortuni come Rossettini ridandogli così anche un valore di mercato.
Ora manca davvero poco ad intravedere il traguardo ma ancora non è il momento di abbassare la guardia quindi stiamo vicini alla squadra in casa e fuori e meritiamocelA!
1 commento:
Concordo su tutta la linea.
Bisogna ricordarsi inoltre che Conte è bravo, ma può ancora migliorare molto perchè in fondo sono pochi anni che allena a certi livelli.
Sono convinto che da campionati come questo, difficili sia per la pressione della piazza, che per l'umore generale post-retrocessione, uno come lui impari parecchio, e secondo me se si pensa al Conte delle prime giornate, il miglioramento è già palese.
Per il momento lo ringrazio per ciò che ha fatto finora, per osannarlo, per scaramanzia s'intende, aspetto la matematica.
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