domenica 24 aprile 2011

SIENA-Portogruaro

Al Rastrello va in scena un inaspettato psicodramma che capovolge ogni pronostico. La tentazione di dividere, anche nel giudizio, il match in due parti, una prima di attacco continuo culminata nella rete, ed una seconda di follia collettiva, sarebbe forte, ma nella valutazione bisogna cercare di vedere di più l’insieme. A tale proposito una considerazione che viene spontanea è che se questa squadra riesce a far girare il suo meccanismo non ha rivali in B e risolve ogni partita (se non fosse per una certa titubanza sotto rete delle punte). Altrimenti, venendo a mancare concentrazione e compattezza, si evidenziano alcuni limiti di certi giocatori (specie in difesa…). Comunque sarà importane riprendersi per lo sforzo finale, senza rischiare di cadere nella paura di vincere.
COPPOLA – Quasi sempre inoperoso. Sulla prima rete forse un po’ in ritardo. Poco prima esce stranamente di pugno quando avrebbe potuto bloccare…6-
VITIELLO – In difesa è senza problemi; dovrebbe però spingere di più per mettere in crisi il centrocampista della sua fascia. 6
DEL GROSSO – Vuole ripetere il colpo di Grosseto ma non gli va neanche vicino. Insensata la sua posizione nel finale che ci lascia paurosamente scoperti. 5
ROSSETTINI – Ottima partita, anche se quando entra Gerardi soffre non poco. Dove era sulla prima rete? 5,5
TERZI – Con un paio di errori di misura dei suoi anticipa la clamorosa amnesia della prima rete. Si fa saltare pure sulla seconda. Un disastro. 4,5
VERGASSOLA – Fa il suo lavoro recuperando palloni su palloni, ma non si inserisce mai. Ma non c’era davvero posto nel mezzo. Era sulle ali che si doveva aggirare il fortino. 6,5
BOLZONI – Sempre sufficiente ma in complesso la sua è una partita in tono inferiore rispetto all’alto livello cui ci aveva abituato. Anche lui si impappina in area. 6
BRIENZA – Poco servito dovrebbe invece essere lui la chiave per aprire il portone d’acciaio del Portogruaro. Quando riesce ad accentrarsi la musica cambia. 6,5
SESTU – Sempre grintoso e volitivo, ma non sfonda e non aggira. Anzi come le due punte, va pure lui incontro al pallone spalle alla porta. 6-
LARRONDO – Stavolta non ce la fa ad imporre il fisico contro i marcantoni della difesa veneta e allora è un tutto un avvoltolarsi su stesso per tenere un pallone, perdere equilibrio e posizione, inciampare e ciabattare. Una pena. 5
CALAIO’– Delle belle sponde si, per carità, ma “esistere" come punta non ne parliamo proprio. Così non va. 5-
REGINALDO – Cambia il ritmo della squadra con il suo ingresso. 6,5
CAPUTO – Guizzante in area. Da far giocare forse di più adesso. 7
MASTRONUNZIO – Poteva anche avere le scarpe di porcellana, visto che non ha toccato palla. S.v.
CONTE – Fa il possibile per rimediare all’incapacità di sfondare una difesa enorme fisicamente e schierata come ai vecchi, vecchissimi tempi. Ma si vede che non è giornata. Non riesce a far ragionare la squadra nel momento in cui si doveva tirare un po’ i remi in barca e non restare in cinque all’attacco e scoperti sulle fasce. Subisce anche lui un finale assurdo in cui ci facciamo trovare larghi nelle marcature, sbadati e pressappochisti. 6-
CANTI DEI TIFOSi - A parte che la curva è bravissima nel suo continuo (anche alla fine) inneggiare la squadra, va però redarguita su una cosa: ragazzi, ormai ce ne siamo accorti, citare i violacei porta male. Cantare "firenze stiamo arivando" è stato letale... 5

1 commento:

diamine ha detto...

Oh Davout ... quello che porta male sono le reti di Caputo ...

Ed ora tutti a Novara!!!