
...delle chiacchiere a vanvera di fine campionato.
Tutti gli anni è così, si arriva alla fine del campionato e c'è qualcuno che vuole ergersi a paladino moralizzatore del sistema calcistico.
Ci riferiamo in parte al giocatore del Chievo Franco Semioli (uno sfogo "a caldo" comprensibile il suo) ma in particolar modo all'amministratore delegato del Catania Lo Monaco, che in alcune recenti dichiarazioni insinuano una presunta irregolarità di alcune partite giocate nelle ultime due giornate di campionato che vedevano coinvolte squadre in lotta per non retrocedere.
In particolare i riferimenti sono alla gara casalinga del Siena contro la Lazio e alle ultime due gare giocate dalla Reggina, quella pareggiata in extremis a Empoli dopo aver rimontato tre goal e l'ultima vinta con una certa facilità contro il Milan campione d'Europa.
Sicuramente per Siena e Reggina è stato un vantaggio giocarsi la salvezza contro squadre che con la testa erano già in vacanza e con motivazioni praticamente ridotte al lumicino, questo però va inserito in un contesto più ampio che tiene conto dell'intero calendario.
Il meccanismo di casualità con cui viene stilato, unito all'andamento del campionato stesso che nessuno può ovviamente prevedere, portano infatti al verificarsi di una serie di coincidenze che si rivelano negative per alcune squadre e positive per altre.
Pensiamo ad esempio alle piccole che, se incontrano le grandi nei primi turni di campionato, si pensa siano favorite perché in quella fase il gap tecnico è ridotto; pensiamo a chi la domenica incontra una squadra che magari al mercoledì ha giocato un difficile turno di una coppa europea; oppure a chi incontra la stessa squadra la domenica precedente, trovandosi favorita perché l'altra attua un turn over che la indebolisce.
Se prendiamo il Siena ad esempio, sicuramente è stato sfavorito nell'incontrare il Palermo in un momento in cui i rosanero erano costretti a vincere, mentre la domenica successiva è stato più fortunato nell'incontrare una Lazio che non aveva più niente da chiedere al campionato.
Il Parma dal canto suo ha avuto gli ultimi tre turni di campionato estremamente favorevoli incontrando prima il Messina appena matematicamente retrocesso, poi la Lazio già qualificata in Champions, infine l'Empoli già sicuro di disputare la coppa Uefa.
Insomma, il tutto è legato a una serie di casualità legate all'andamento del campionato di ogni squadra e proprio per questo imprevedibili e inevitabili che portano squadre ad affrontarsi con motivazioni estremamente diverse che annullano i valori reali. Chi gioca per la sopravvivenza ha sicuramente una marcia in più di chi gioca per obbligo di calendario senza avere un obiettivo per cui lottare al massimo delle proprie forze.
L'unica certezza è che comunque prima o dopo tutti incontrano tutti, a volte certi avversari si affrontano in un momento più favorevole, altri meno, ma è solo una questione di fortuna.
E' sempre stato così ed è troppo comodo accettare in silenzio queste situazioni quando ci favoriscono e criticarle quando ne subiamo le conseguenze negative.
Non è difficile immaginarsi come sarebbe finita Catania-Chievo se a entrambe fosse bastato un punto per salvarsi. Probabilmente come Torino-Livorno... Ridurre l'esito di un campionato all'analisi delle ultime due giornate è riduttivo e poco corretto. Viene da chiedersi perché nessuno si sia scandalizzato quando il Torino è passato con una certa facilità sul campo della Roma che in casa aveva perso solo con l'Inter, ipotecando così la salvezza. Forse solo perché non era l'ultima giornata di campionato...
Insomma invece di chiacchierare a vanvera, certi signori dovrebbero pensare agli errori commessi che li hanno portati a giocarsi tutto nell'ultima giornata di campionato senza gettare un ulteriore patina negativa su uno sport che già sta faticando a mantenere la propria credibilità.
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