venerdì 12 ottobre 2007

Ancora sul greppo

La discussione sul greppo del nuovo stadio ha suscitato notevole interesse nell'opinione pubblica roburrina, addirittura sono intervenuti esperti e luminari di tutto il mondo per orientarci al meglio nella destinazione da riservare alla nuova "curva".
Il celebre Maresciallo Louis Nicolas Davout, duca d'Auerstädt e principe d'Eckmühl, ci ha deliziato con una sua approfondita dissertazione sul tema, che riportiamo di seguito.
M'inserisco con piacere nella dotta discussione sulla destinazione agraria del futuro greppo.
Se l'esposizione è a sud, indubbiamente intense coltivazioni di pomodori ne trarrebbero benefizio, anche se l'eccessiva pendenza del terreno potrebbe far asciugare troppo rapidamente il terreno, cosa sfavorevole per le suddette colture.
Indubbiamente una apposita commissione comunale a ciò preposta potrebbe dare illuminanti informazioni sulla composizione dello stesso (argillosa probabilmente) e sulla sua acidità.
Ciò sarebbe di grande aiuto per la messa a dimora di piante come cavoli (cavolfiori, cavoli neri, cappucci ecc.) o cipolle.
La possibilità di impianti di viti è affascinante soprattutto alla luce della possibilità di sfruttamento con uvaggi nobili a vendemmia tardiva (tipo lo Chateau d' Yquem tanto per intenderci), vista la presenza costante di nebbie nella zona...
Sicuramente un dibattito interessante, la cittadinanza tutta aspetta con ansia dai progettisti e da coloro che hanno approvato tale locazione, decisioni in merito.

Louis Nicolas Davout

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che lo stadio all'isola è una ..farsa se ne accorse in tempi ... piu' che sospetti il vero presidente del Siena e cioè Paolo De Luca.

E lui lo criticava soprattutto da un punto di vista tecnico.

Io semplice tifoso, lo critico non solo per l'idea bislacca di uno stadio senza una curva, a ferro di cavallo, come il Curi ex Stadio di Pian di Masssiano di quando il Perugia salì in serie A, lo critico perchè all'Isola d'arbia è fuori dal centro di Siena, lo critico perchè tutto è mosso per meri motivi economici e non per la valorizzazione del calcio a Siena, che - vado ripetendo - se non c'era la scheggia impazzita De Luca, a quest'ora si preparava la partita con il Cittadella invece che con la Fiorentina.

Tutto poi è condito dalla supponenza dei nostri governanti ex Pci (il mi' nonno a chiamarli così si rivolta nella tomba) che hanno visto bene di fregarsene, anche questa volta e chissà per quante volte ancora, della volontà popolare e fare quello che il dio quattrino comanda.

E io domando: quanto và in tasca del sindaco dal piano regolatore della cittadella dello sport all'isola? suvvia...non dica di no!!!

Franz