
C'erano tutte le premesse per assistere ad una bella serata di sport ma i soliti "parrucconi" che governano il calcio in Italia ce l'hanno messa tutta per rovinarlo e, bisogna dargliene atto, ci sono riusciti.
Ripercorriamo i fatti. Come tutti ricorderete l'Italia avrebbe dovuto già disputare un partita a Siena contro la Romania, partita che per la città sarebbe stato un grande evento: Donadoni aveva convocato molti dei campioni del mondo, avremmo avuto modo di vedere giocare insieme il meglio del calcio italiano; il C.T. aveva chiamato anche Molinaro che allora giocava nel Siena, il che rappresentava un motivo di orgoglio per tutta la città; nella Romania avremmo potuto ammirare molti giocatori che militano in club accreditati e che avrebbero sicuramente dato vita a una partita di grande livello; nelle file dei romeni avrebbe giocato anche un giocatore bianconero, Codrea. L'entusiasmo in città era alle stelle, la gente faceva file interminabili per accaparrarsi i biglietti che già alcuni giorni prima erano divenuti introvabili. Erano pronti coreografie, tifo, insomma, Siena aveva risposto alla grande.
Purtroppo pochi giorni prima a Catania successe quello che sappiamo tutti e la partita fu giustamente annullata, la Federazione dispose per il rimborso dei biglietti e, grazie a un'iniziativa del Siena Club i Fedelissimi, molti tifosi senesi dimostrarono la loro sensibilità devolvendo l'importo alla famiglia dell'ispettore Raciti ucciso a Catania.
Siena così restava in credito di una partita della nazionale, i suoi tifosi avrebbero dovuto essere ricompensati anche per la loro generosità; la Federazione ha pensato con la partita di ieri di sdebitarsi ma lo ha fatto nel peggiore dei modi.
1) Ha organizzato un'amichevole con una squadra di bassissimo livello (non ce ne vogliano i sudafricani che comunque si sono impegnati assai più dei nostri).
2) La vendita dei biglietti è stata gestita in maniera scandalosa con solo due punti vendita.
3) Il C.T. ha spedito a casa tutte le prime linee convocando praticamente tutte riserve e giovani alla prima esperienza in maglia azzurra.
4) In tutto questo turn over si è "dimenticato" di convocare almeno un giocatore del Siena.
5) Gli 11 in campo hanno pensato più a non farsi male che a giocare a calcio dando vita a una delle partite più brutte e noiose viste al Rastrello negli ultimi anni (il primo calcio d'angolo è stato battuto se non erro al 44'!).
Ora, a Siena saremo fatti male, saremo provinciali ma riusciamo a capire quando veniamo presi per i fondelli.
Non abbiamo gradito la scelta di Donadoni di mandare a casa tutti i titolari, se voleva fare esperimenti era un suo diritto, è vero, ma perché non farli anche con qualche giocatore del Siena? Avremmo compreso una mancata convocazione di uno dei nostri se il C.T. avesse schierato la "prima squadra" ma visto che così non è stato avremmo gradito vedere insieme ai vari Nocerino, Palombo, Paolo Cannavaro etc., quei giocatori del Siena che a loro non hanno niente da invidiare, senza fare nomi.
Forse qualcuno non ha ancora realizzato che a Siena non siamo così assetati di grande calcio, fortunatamente lo possiamo vedere tutte le domeniche visto che la squadra della nostra città disputa per il quinto anno consecutivo il campionato di serie A, non siamo quindi un branco di provincialotti decerebrati che si mettono a urlare all'impazzata solo perché vedono dello maglie azzurre. Avremmo voluto vedere Siena riconosciuta come piazza meritevole di un evento internazionale e invece ci hanno rifilato gli avanzi, con i NOSTRI giocatori che non sono nemmeno stati considerati tali. Come poteva questo atteggiamento far crescere l'entusiasmo nel pubblico senese?
Donadoni e la Federazione hanno letteralmente snobbato Siena e Siena ha giustamente snobbato la Nazionale. Gli avanzi, cari signori, mangiateli voi, noi tutte le domeniche qui facciamo un pranzo di gala.
Ma finiamola qui, tanto dopo ieri sera la Nazionale la rivedremo chissà quando e meno male, consentitemi, se Siena deve essere trattata in questo modo.
E poi abbiamo cose più importanti a cui pensare, domenica il Siena gioca una partita vera, del campionato di serie A, contro una squadra forte, e noi andiamo a sostenerlo con entusiasmo.
A Tardelli, che durante la telecronaca ha più volte definito freddo il pubblico di Siena, volevo solo dire che non è che siamo freddi, è che non siamo coglioni...
Vomerone
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