
Si sta quindi aprendo un dibattito sull'opportunità o meno di questa "formula" e sulle cause che impediscono di ottenere gli attesi benefici.
Se ne è parlato anche ieri durante la trasmissione sportiva "Zona 38", in onda su Rtv 38. La trasmissione si occupa delle squadre toscane che militano nei principali campionati nazionali, si è quindi introdotto l'argomento parlando dell'episodio accaduto alla fine della partita Livorno-Juve, in cui il capitano labronico Balleri ha avuto da ridire con un paio di giocatori juventini, sembra Nedved e Iaquinta. La trasmissione è un po' "filoviolacea", essendo quindi il Terzo tempo una iniziativa partita dalla compagine fiorentina, conduttori e ospiti sono tutti suoi appassionati sostenitori, però sentendo le considerazioni fatte ieri in studio, in particolare quelle del sig. Enzo Bucchioni, mi sono reso conto di quanto ancora siamo lontani dal comprendere cosa non va nel nostro calcio.
Bucchioni sosteneva in sintesi che quei 5 minuti dopo la fine della partita sono estremamente importanti perché riaffermano i valori veri del calcio, danno un messaggio al mondo sportivo, in particolare ai bambini che guardano le partite, e riportano nella giusta dimensione quella che altro non è che una partita di calcio.
Belle parole, per carità, anche condivisibili per certi versi, ma i 90 minuti prima di quei fatidici 5 dove li mettiamo?
Mi spiego meglio. Che senso ha che un giocatore che ha simulato un fallo per avere un rigore inesistente, DOPO la partita vada a stringere la mano agli avversari in segno di lealtà sportiva? E cosa dire del Fair Play di coloro che attuano delle vere e proprie sceneggiate accentuando gli effetti di un fallo solo per perdere tempo e impedire agli avversari di pareggiare? E ancora, cosa me ne faccio della stretta di mano di un avversario che in una fase di gioco è entrato su un mio compagno consapevole di poterlo infortunare seriamente?
Caro sig. Bucchioni, i veri valori del calcio non si possono affermare DOPO la competizione sportiva se questo non è stato fatto DURANTE.
Se i nostri giocatori impareranno a essere leali DURANTE la partita il terzo tempo sarà davvero un rito spontaneo e avrà un valore e un'efficacia sicuramente maggiori di quelli attuali.
Se non facciamo PRIMA questo, la stretta di mano finale diventa davvero un teatrino che sa più di presa in giro, sia per i giocatori che hanno subito le conseguenze di un comportamento antisportivo degli avversari, sia per i loro tifosi.
E se si vuole veramente insegnare qualcosa ai bambini che si appassionano al calcio, mostriamo loro che la vittoria va cercata lealmente, rispettando l'avversario e LE REGOLE di lealtà sportiva.
Sennò si fa come quello che tutta la settimana bestemmia, fa le peggio cose ai colleghi sul posto di lavoro, rincorna la moglie, picchia i figli senza motivo, poi la domenica 10 minuti prima della messa si confessa ed è convinto così di essere tornato una persona perbene...
Vomerone
2 commenti:
Questo post dovrebbe essere inserito come prima regola dello statuto del CONI.
Grazie perchè capisco che c'è ancora qualcuno come me che sa assaporare il gusto del gioco del calcio.
Luca
Grande Vome.. ottimo pezzo..
Bosley
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