venerdì 18 gennaio 2008

Il TRANS.......fert; l'oggetto misterioso!

Dicesi TRANSFERT.........così comincerebbe il mitico Fantozzi.
In psicoanalisi il transfert (o traslazione) è un meccanismo per il quale ogni individuo tende a spostare schemi di sentimenti e pensieri relativi a una relazione significante su una persona coinvolta in una relazione interpersonale attuale.
Ma qui si parla di calcio ed allora più che aprire un libro è stato necessario cercare in altri ambiti.
Ma nel calcio cos'è per davvero questo transfert e soprattutto come si scrive?
In un giornale senese anche oggi questa parola l'abbiamo trovata scritta in tre modi diversi: TRANSFERT in prima pagina, TRANFERT come titolo dell'articoletto e TRANSFER all'interno dell'articolo stesso.
Ah semmai.........così ti ci chiappo per forza avrà detto il Caporedattore; difatti c'è riuscito e sebbene anche tra i tifosi molti pensassero diversamente la parola corretta è TRANSFERT.
Come faccio a dirlo?
Semplice, trattandosi di legislazione sportiva in ambito calcistico ho cercato all'interno del massimo organo competente in materia ovvero la Federazione Italiana Giuoco Calcio ed ho trovato un documento che lo spiega bene:
http://www.lega-calcio.it/comun/0203/cf183a.pdf.
Appurato come si scrive comprendiamo bene anche cosa significhi e quindi quando è necessario.
Per fare ciò ecco alcuni stralci importanti di un comunicato della Lega che ha modificato il testo già esistente per aggiornarlo:

"NUOVO TESTO
Art. 40
Limitazioni del tesseramento calciatori
6. Possono essere tesserati i calciatori residenti in Italia, che non siano mai stati tesserati per Federazione estera. All’atto del tesseramento il richiedente deve documentare la residenza in Italia e deve dichiarare sotto la propria responsabilità di non essere mai stato tesserato per Federazione estera. Tuttavia il Presidente Federale può autorizzare il tesseramento di calciatori provenienti da Federazioni estere, a condizione che sia rilasciato il “transfert internazionale” dalla Federazione di provenienza, con indicazione della qualifica di “professionista” o “non professionista” ed osservate le norme seguenti."

"1) Calciatori extracomunitari:
d)la residenza o il permesso di soggiorno per un periodo non inferiore ad un anno o che comunque sia valido per l’intero periodo di tesseramento. La residenza o il permesso di soggiorno deve risultare nel Comune sede della società o in Comune della stessa Provincia o di Provincia limitrofa."

"2) Calciatori comunitari:
3) I calciatori di cittadinanza italiana residenti in Italia, anche se provenienti da Federazione estera, sono parificati, ad ogni effetto, ai calciatori italiani."

Applicando questi regolamenti al pianeta Siena analizziamo i casi Porta e Riganò.

PORTA: è un calciatore extracomunitario proveniente da una Federazione estera e quindi necessita di transfert.
Perchè non è arrivato questo prezioso documento?
Perchè qualcuno ha fatto arrivare Porta con un visto d'ingresso turistico come un qualsiasi uruguayano che viene a visitare Piazza del Campo.
Per tali motivi l'attaccante è dovuto rientrare in patria, cambiare il suo visto d'ingresso in Italia facendolo stavolta per motivi di lavoro e tramite quello ottenere o la residenza o il permesso di soggiorno che gli permetterà di far giungere dalla Federazione dell'Uruguay questo Transfert Internazionale.
Insomma in questa faccenda c'è stato della superficialità da parte di chi ha condotto e portato a termine la trattativa ma nessun problema di soldi o altro visto che il contratto risulta già regolarmente depositato in Lega.
Prima di firmare il contratto il rappresentante del River Plate ha preteso sicuramente che Porta gli firmasse la liberatoria con la quale attesta che non ha più niente da pretendere in termini economici o altro dalla società cedente.
A quel punto il contratto siglato dalle varie parti in causa è stato inviato in Lega dalla Robur.

RIGANO': è un calciatore italiano proveniente da una Federazione estera e necessita di transfert anche lui perchè evidentemente non era più residente in Italia.
Nel suo caso non c'è stato bisogno della liberatoria perchè dato che Riganò è in credito di svariati euro non gli ha firmato niente e difatti invece di arrivare già svincolato è arrivato in prestito.

Insomma un conto è il contratto da depositare in Lega che è possibile quando le controparti si sono accordate tra loro ed un conto è il transfert che fa parte di una normativa giuridica specifica e non ha niente a che fare con i soldi che circolano nell'affare.
Certo che, visti i problemi con il transfert che hanno colpito la Robur, se almeno un giornale avesse spiegato meglio cos'è sarebbe stato gradito.
Vabbè..........ci siamo noi del blog apposta!

Forza Robur!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi dispiace darvi un dispiacere. Chi ha redatto la normativa in oggetto e che avete riportato correttamente in questo vostro intervento, ha clamorosamente sbagliato. Transfer non è un termine giuridico che proviene dalla gloriosa storia del diritto romano, ma esclusivamente un termine anglosassone con cui si possono specificare varie tipologie (transfer price, transfer copyright ownership etc..). Essendo un termine inglese, anche il suo significato cambia: transfer vuol dire trasferimento (è arrivato il transfer piuttosto che è arrivato il trasferimento); con la parola Transfert si indica invece il trasferimento già avvenuto ovvero la coniugazione "trasferito". Pertanto in italiano e in tutte le altre lingue del mondo non è corretto dire: "E' arrivato il trasferito".

Transfer è quindi l'atto da cui il proprietario di una cosa lo consegna a un'altra persona, con l'intento di passare i diritti che ha in esso.

Se avete 5 minuti di tempo e conoscete l'inglese vi consiglio anche di consultare questa pagina che noi giuristi facciamo praticamente tutti i giorni: http://www.lectlaw.com/def2/t100.htm

Scusate se sono stato professorino.
Grazie
Un amico

TDF ha detto...

Ti ringrazio sinceramente ed ancora una volta si vede come in Italia spesso le normative vengono scritte da gente che non sa scrivere.
Ho preso per buono un articolo della FIGC, pensavo bastasse.
Restano i concetti, almeno quelli!
Grazie e ciao.
Tifi Siena?

Anonimo ha detto...

secondo me, noi del muro siamo una spanna avanti a tanti. A Siena sicuramente, ma, non avendo paura di esagerare, anche nella stragrande maggioranza dell'Italia intera.

Franz

Anonimo ha detto...

In effetti il regolamento FIFA che è scritto da persone normali non disadattati raccopmandati che pullulano nella Federazione Italiana, correttamente scrivono:

REGOLAMENTO FIFA TRASFERIMENTO-STATUS CALCIATORI
IL NUOVO REGOLAMENTO FIFA RIGUARDANTE LO STATUS ED IL TRASFERIMENTO DEI CALCIATORI

AMBITO DI APPLICAZIONE (ART. 1)
....................omissis


IL CERTIFICATO DI TRANSFER INTERNAZIONALE - CTI (ART. 9 - 10)
La Federazione deve rilasciare il CTI entro 7 giorni dal momento in cui ha ricevuto la richiesta, a meno che il CTI non possa essere rilasciato perché il contratto fra il club ed il calciatore non è scaduto o non è stato raggiunto un accordo sulla risoluzione anticipata del contratto.
Nel caso di trasferimento a titolo temporaneo, l'accordo relativo al prestito deve essere allegato al CTI.
Se, dopo un periodo di 30 giorni dalla data della richiesta del CTI, non viene data alcuna risposta, la Federazione può tesserare il calciatore con un "Tesseramento provvisorio". Il tesseramento provvisorio diventerà definitivo un anno dopo la richiesta del CTI.
Nel caso in cui sia sorta una controversia contrattuale nell'ambito del trasferimento ed il CTI non venga rilasciato, la parte interessata può inoltrare un ricorso alla FIFA ai sensi dell'Art. 22 Reg.. LA FIFA deciderà sul rilascio del CTI e sulle sanzioni sportive entro 60 giorni. Il CTI non è richiesto per la disputa di partite amichevoli o di prova.

Questo indica anche che l'unica ragione per cui il transfer può ritardare è un mancato accordo economico
Ala Destra

Anonimo ha detto...

se veramente per i casi nostri la moteivazione è l'accordo economico ci sarebbe da issare il pinnacolo con il cappo di canapa....

Franz

Anonimo ha detto...

Quali siano le motivazioni ce le dovrebbero dire i nostri cari dirigenti.
O non avevano detto che con loro la società si era finalmente data una struttura professionale, che non c'era più l'approssimazione dei tempi di de Luca e gnagnolate simili?
Ad oggi nessuno ha ancora dato una spiegazione del mistero transfer.
Non sarà che l'unica spiegazione a questo punto è incompetenza e incapacità?
Ala Destra