mercoledì 16 gennaio 2008

Robur e Mass Media

Il vergognoso arbitraggio del solito Girardi è stato talmente clamoroso che ha smosso anche i preziosi deretani dei giornalistoni nazionali che nelle trasmissioni sportive hanno dedicato ampi spazi a moviole a valutazioni – tutte effettivamente concordi (meno Bobo Vieri, ma sulla sua intelligenza di giudizio non c’è da confondersi) nel mettere in evidenza il danno inferto alla Robur da quel signore che, dopo quello che aveva combinato in Bologna/Brescia del maggio scorso, in un paese civile non avrebbe arbitrato nemmeno il torneo aziendale della Ditta Chiodi&Viti.
Non illudiamoci, lo spazio è stato dato soltanto all’interno della solita guerra tra “grandi”, perché a qualcuno poteva far piacere evidenziare come anche la capolista godesse di favori arbitrali, altrimenti non si spiegherebbe l’accesa difesa della Robur da parte del più noto antisenese direttore di Roma Channel.
E di questo equilibrismo tra esigenze dei potenti come al solito è stato maestro Biscardi, i cui moviolisti hanno mandato in onda il solo episodio del rigore concesso ai nerazzurri e non quello su Locatelli perché “avevano già visto loro che non c’era niente”.
Solo La 7 si è distinta nel mandare in onda, per giustamente far comprendere al pubblico la complessiva filosofia che ha informato l’arbitraggio dello svizzero (di nascita, non di precisione) Girardi, ha evidenziato il comportamento isterico da espulsione di Chivu e l’allucinante recupero di 2 minuti.
In tutta questa esposizione mediatica, brilla l’intervista al Presidente senza portafoglio Fabrizi, il quale si è limitato a borbottare che lui di arbitri non parla.
Ma se non ne parla il Presidente di una squadra di calcio alla fine di una partita rubata alla sua squadra, chi ne deve parlare? Il Pievano del Bozzone?
Sempre godibile la trasmissione di RTV 38, ma con una non minimale pecca: il collegamento da Siena è come sempre affidato a quel signore abbronzatissimo che necessita di traduzione simultanea per essere compreso a nome Polistena (nome peraltro senesissimo... c’era già un Polistena nelle cronache del Vasari sull’assedio fiorentino).
Francamente non si riesce a capire a che titolo questo venga chiamato a commentare le partite del Siena.
Anche ieri sera ha tenuto ad evidenziare che lui è milanista; ha detto che il prossimo impegno del Siena è con l’Atalanta e quando il Pagliai gli ha fatto rilevare che la Robur deve giocare a Palermo e poi a Genova ha corretto... ah... si, Palermo, Genoa e poi Atalanta.
Non contento ha elencato Forestieri tra le punte del Siena (se uno fa gol non è automaticamente una punta, altrimenti Loria sarebbe un centravanti di sfondamento).
Ultima perla, il mistero del TRANSFERT di Porta.
Si, proprio Transfert con la T finale, detto e ribadito due volte.
Evidentemente all’esame di ammissione all’Albo (o Album come direbbe il Polistena) non interessa la differenza tra Transfert (quello tra psicologo e paziente) e Transfer, che è il documento liberatorio di una società calcistica per permettere il trasferimento di un giocatore.
Oddio... anche il TransferT una certa attinenza ce l’ha... lo psicologo ci vorrebbe a certi giornalisti e pazienti siamo noi tifosi... anche troppo.

Ala Destra

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