giovedì 18 dicembre 2008

C'è stadio e stadio

Ieri, mosso da pura curiosità, ho cercato in internet le foto degli altri progetti presentati per la realizzazione del nuovo stadio a Isola d'Arbia, per vedere quanto fossero più "brutti" di quello risultato poi vincitore. Ovviamente, non essendo un esperto del settore, ho potuto solo fare una valutazione "da tifoso", giudicando quindi l'aspetto estetico e la funzionalità dal punto di vista di chi userà la struttura solo per assistere alla partita. Non ci sono quindi disquisizioni su materiali usati, soluzioni architettoniche e realizzative, solo le impressioni di chi dovrà "utilizzarlo".
Ho da subito scartato quei progetti che non prevedevano una copertura integrale delle tribune (quindi anche quello vincente); evidentemente sono stati pensati da chi non va abitualmente allo stadio e non sa cosa vuol dire stare 90 minuti al freddo mentre piove, e doversi portare da casa impermeabili, ombrellini etc. etc.
Tra quelli rimasti, due in particolare mi sono piaciuti molto.
Il primo, realizzato dal team guidato da Andrea Viviani lo potete trovare a questo indirizzo.
Ricorda molto gli stadi inglesi, con tribune su TUTTI E QUATTRO I LATI e coperte. Bella la copertura praticamente trasparente - tra l'altro l'unico elemento che sporgerebbe dal terreno - che consente comunque un buon filtraggio della luce naturale tenendo all'asciutto i tifosi.
Sulla descrizione si legge:
L'orientamento principale inclinato di 10° a Nord-Est, garantisce il miglior soleggiamento possibile durante gli incontri. [...] La tipologia scelta per le tribune è simile ad altri esempi in Europa e oltre oceano. Il campo di gioco risulta scavato a quota +182 garantendo l'appoggio delle gradinate inferiori alla naturale inclinazione del terreno. [...] La scelta di una copertura a 44 "spicchi" rispetto ad una a "trave unica" permetterà di arrivare ad una copertura totale, anche in più stralci, mantenendo caratteristiche d'unitarietà e organicità dell'intero complesso. Si prevede l'utilizzo di un materiale innovativo: l'ETFE utilizzato in membrane trasparenti gonfiate ad aria è un polimero resistente ai raggi U.V. che consente un controllo dell'illuminazione naturale.
Insomma, sembrerebbe un buon compromesso tra funzionalità, estetica e impatto ambientale.
L'altro progetto che mi è piaciuto, realizzato dal team capitanato da Loris G. Macci, lo trovate a questo indirizzo.
Anche in questo progetto si è incassato lo stadio in un avvallamento naturale, per limitare al massimo l'impatto visivo con la zona circostante. Anche qui le tribune sono su TUTTI E QUATTRO I LATI e SONO COPERTE (sarà un caso?).
Nella descrizione del progetto si pone l'attenzione su tentativo di creare una zona che sia fruibile per tutta la settimana ai cittadini. Si legge infatti:
L'obiettivo è stato inoltre quello di caratterizzare l'impianto prevedendone la fruibilità da parte di una quantità sempre maggiore di spettatori costituiti anche da un numero crescente di famiglie, per i quali l'evento sportivo rappresenti una piacevole occasione per trascorrere una giornata insieme; questo anche grazie ad opzioni di supporto o alternative alla partita, come ad esempio la sala multimediale, i negozi, mostre ed eventi culturali, visite guidate al parco, passeggiate nel verde o semplici gite in bicicletta.
Uno stadio a misura di famiglia quindi che oltre a sposare bene le esigenze di impatto ambientale e di funzionalità, valorizzerebbe un'area che altrimenti resterebbe sostanzialmente deserta.

Ovviamente si fa per "fare due chiacchiere", per scambiarci opinioni su una cosa che ci riguarda.
Io però, personalmente, se proprio devo andare via dal Rastrello, preferirei andare in uno di questi due stadi piuttosto che in quello con quell'orrido greppo.

Vomerone

2 commenti:

Diamine ha detto...

Secondo me l'hanno scartati perchè non hanno capito niente nei disegni sono troppo tecnici per la loro ignoranza

Anonimo ha detto...

Trova anche il progetto per lo stadio di Pisa.
Vedrai che bellezza.
E costa meno della metà di quanto solo PREVENTIVATO per lo sconcio dell'Isola
Ala Destra