lunedì 15 marzo 2010

Cronaca di una giornata da psicanalisi.......

Domenica 14 marzo 2010 ore 15,12 circa: "Gnamo ragazzi si va via........mi so' belle rotto i cog...ni di questi incapaci; oh scusa Luca ma guarda mi ci incazzo e basta, un ce la fò a guardalla, meglio vada via"
Con alcune frasi simili a queste......forse con qualche parolaccia in più, questo era il sottoscritto ieri al terzo goal della Juventus per invitare i figli a rimettersi il giacchetto per andare via ed al contempo per scusarsi con il padrone di casa nonchè amico fraterno.
D'altronde conosco gente che sul tre a zero è andata nell'orto e tanti altri vai a sapere cosa hanno fatto; probabilmente fossi stato solo avrei semplicemente spento la televisione e sarei uscito perdendomi così in diretta una delle rimonte che faranno EPOca......e mai parola fù più appropriata visto che si parla della Vecchia Signora che poi di Signora mi sembra non abbia proprio più niente.
Ed invece le gnagnolate dei cittini che quando sei già alterato ti fanno alzare ancora di più il bollore ieri sono state provvidenziali; "noooo babbo.....dai restiamo un altro pochino!" insisteva il mi' figliolo mentre io già sull'uscio di casa stavo salutando l'amico ed in quel mentre........GOAL di Maccarone fa quell'altra rimasta sul divano.
Maremma cane fammi un pò vede via......
Così ci risistemiamo sul divano, ci si rileva i giacchetti e sempre il sottoscritto "Oh via giù, mentre s'aspetta mamma si guarda un altro pochino, al 4 a 1 si va via però eh!"
Passa il tempo e nel frattempo con Larrondo si gioca decisamente meglio mentre sempre il "mago" di prima, cioè io, asserisce "tanto ora s'attacca, si sbaglia un monte d'occasioni e nel recupero del primo tempo ci fanno il quarto......o stai a vedè eh!".
Finisce il primo tempo ed inizia il secondo e subito si fa il 3 a 2 con il sottoscritto che esulta solo dopo aver capito che non era fuorigioco; a questo punto abbracci con gli altri presenti, pochi per la verità, e dentro ognuno di noi la speranza comincia a farsi largo ma nel sottoscritto avviene uno strano fenomeno di sdoppiamento della personalità, forse scaramantico o forse di pazzia pura.
Una parte di me si impadronisce del corpo imprimendogli contrazioni motorie degli arti superiori come a dire su, forza.....e così via.
L'altra invece viene posseduta da uno spirito fatalista negativissimo per via orale che fa esclamare ad ogni cross, angolo o anche semplice superamento della nostra metà campo le cazzate più mostruose che si siano mai sentite.
Si prosegue così con i miei due "inquilini" che addirittura leticano fra di sè come alla paratona di Curci su Del Piero oppure al palo colpito da Tziolis dove per la verità si affaccia anche un terzo inquilino un pò più sboccato.
E così si va avanti fino al rigore concesso dove, a differenza degli altri occupanti il divano, rimango impassibile ed immmobile ed esclamo solamente "ma ora c'è da fallo!".
Questo gufo che si è impadronito di me comincia davvero a starmi sui cog...ni; addirittura arriva a dire, vedendo il Mac dolorante che si rialza, "se si fosse fatto un pochino male sarebbe meglio almeno non lo tira lui".
Noooooo, roba da non credere, ho detto una cosa del genere, ma oggi sono davvero posseduto?
E nel frattempo realizzo che lo tirerà Ghezzal; i miei inquilini meno male si zittano entrambi pronti ognuno a dire la sua "...........GOOOOOOOO GOOOOOOOOO GOOOOOOOOO, s'è pareggiato..............!" dice subito l'inquilino più simpatico; e quell'altro mentre vede il replay "ma questo è pazzo, bada come ha tirato questo rigore che manca poco lo sbaglia".
Non c'è verso di mandarlo via ed addirittura si scaglia contro Malesani perchè leva Maccarone....."noooo ma che fai Malesani, almeno metti una punta, ora Salihamidzic è libero di salire quando vuole sulla destra ed insieme a Camoranesi ci faranno girare le scatole........"
Finalmente arriva il triplice fischio ed allora a quel punto si arrende all'evidenza; s'è pareggiato ed io sono stato in preda ad un delirio per circa un'ora e mezzo.
Vedo le immagini dei tifosi che hanno avuto il cuore di andare a Torino e che hanno sopportato gli sberleffi ed i cori di gente davvero povera dentro come sono i gobbi di Torino.
Vedo Lorenzo che con forza porta la mano sinistra ad appoggiarsi sull'interno del braccio destro steso ed alzato in bella mostra verso quei furboni che fino ad allora avevano deriso quei 68 ragazzi che avevano avuto il coraggio di affrontare questa trasferta, più o meno quelli che si muovono da Torino per seguire la Juve perchè gli altri sono tutti tifosi indigeni a seconda di dove gioca.
In quel gesto mi identifico anche io ed in più lo rivolgo anche a quell'inquilino che per almeno un tempo mi ha reso difficile vivere l'impresa della mia Robur.
Tra loro riconosco anche l'amico Paolo e per abbracciarlo virtualmente gli telefono mentre quel deficiente che si era impossessato di me per un'ora e mezza ha l'ultimo sussulto (bene......) e fa "tanto mica lo sente!".
Ed invece lo ripiglia in tasca un'altra volta; dopo un triplice squillo Paolo risponde ed in quel momento è come fossi li in mezzo a loro.....sento la Verbena cantata a squarciagola "grandi.....bravi ragazzi.......son davvero contento per voi che c'eri", insomma una serie di frasi e parole dettate dalla gioia e dalla commozione fino a che ci salutiamo.
Bello.......bello davvero!
Ritrovo la lucidità completa non ricordo quando di preciso in termini temporali ma sicuramente quando chiedo scusa al mi' figliolo perchè lo volevo portare via mentre lui voleva continuare a giocare........mica per altro. "Scusa ......., meno male c'eri te altrimenti s'era andati via tutti"; e lui......"Macchè babbo, è tutto merito di MACCARONE!".
Effettivamente grazie a lui ha potuto continuare a giocare......unn'ha mica torto!
Ed io?
Bhe.....il Sienone ha pareggiato, ho fatto pace con il figlio ed ho sconfitto quel gufaccio che mi possedeva.........bella domenica, però che fatica!

2 commenti:

Vomerone ha detto...

Bellissimo articolo, in cui si credo si rispecchieranno molti tifosi della Robur.
Una macedonia di emozioni, pensieri, cattivi e non, moccoli, paura, trionfo, consapevolezza di non farcela prima e di farcela poi.
Insomma, un delirio

diamine ha detto...

Grande TDF. ma credo che esperienze del genere domenica siano capitate a diversi. Io doopo 10 minuti stavo per distruggere il televisore che al momento della rete di Candreva ho prontamente spento iniziando ad inveire e sperando che stroncassero almeno un paio di tibe. Invece dopo il rigore mi sono ritrovato senza maglietta a saltare per il salotto in silenzio per non sveglaire la figliola che dormiva, ma unn'ce l'ho fatta allora l'ho portata sul divano di fianco a me e lei stava lì con la sua bambolina e mi guardava un po' strana mentre sembravo il Malesani dei tempi d'oro.